GIULIANOVA – Una sfida lungo i corridoi della scuola finisce nel sangue a Giulianova, all’Istituto tecnico Cerulli di via Gramsci. Perchè il dicissettenne marocchino e il giuliese appena maggiorenne, studenti del Professionale ospiti dell’Itis, si sono affrontati per la seconda volta in pochi giorni, per vecchie ruggini: ma se sabato scorso alla stazione ferroviaria di Giulianova, tutto si era risolto con un pugno sferrato al più grande, stavolta a ruoli invertiti è spuntato un coltello e ad avere la peggio è stato il giovane extracomunitario. All’ingresso a scuola, poco dopo il suno della campanella, è bastato uno sgambetto al giuliese, un’altra provocazione, come sembra sia abituale nei modi di atteggiarsi dello straniero, a detta di altri studenti, per far reagire l’altro: la coltellata è arrivata dritta alla faccia, penetrando a fondo nella guancia sinistra, fino a rompere un molare. Il minorenne adesso è ricoverato nel reparto maxillo facciale dell’ospedale Mazzini di Teramo, per un intervento che dovrà riparare quello fregio sulla guancia. Le telecamere di videosorveglianza dell’Istituto, che stanno aiutando i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Giulianova, diretti dal maggiore Marzo, nella ricostruzione dell’accaduto, hanno immortalato lo sgambetto e una spinta del minorenne e la reazione del 18enne giuliese: il coltello era nello zaino e questo da pensare che il diciottenne giuliese si attendeva una provocazione da parte dell’altro. Adesso su di lui pende una denuncia a piede libero per lesioni personali aggravate e porto abusivo di oggetto atto ad offendere.
Il sindaco Francesco Mastromauro: «Un black out di rapporti». È un fatto gravissimo che deve essere immediatamente censurato. La violenza è sempre un fatto grave, ed è ancora più grave se a consumarla è un giovane di 18 anni. Qui non si tratta di individuare il colore della pelle di aggressore ed aggredito. I fatti sono violenti a prescindere da chi li consuma e chi li subisce. Si deve recuperare il rispetto delle regole". Lo ha detto sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro su quanto avvenuto stamani in una scuola superiore di Giulianova dove un 18enne ha colpito al volto, con un coltellino a serramanico, un altro studente che gli aveva fatto lo sgambetto. "In queste situazioni le famiglie devono intervenire e vigilare – ha aggiunto il sindaco -. Anche come avvocato registro come a volte il rimbrotto di un insegnante, invece che essere recepito come un fatto positivo, viene recepito negativamente. I genitori non devono giustificare i comportamenti violenti dei figli, ma devono rispettare il ruolo degli educatori". "Alla base di questi fatti c’è un black out di rapporti tra ragazzi, famiglie e educatori".