TERAMO – Sono sempre di più i casi di assegni di indennizzo emessi da e-distribuzione incassati ma non dagli utenti ai quali il titolo, personale e non trasferibile, era destinato. Lo denuncia l’Associazione consumatori Robin Hood, che ha avviato azioni di tutela di cittadini interessati danneggiati e che vedono allungarsi, e di molto i tempi per il recupero delle somme dovute, a titolo di indennizzo per l’interruzione di energia elettrica per oltre tre giorni. Si realizza in fatti una paradossale situazione in cui, nonostante l’evidente truffa commessa da terzi (coloro che hanno incassato fraudolentemente l’assegno), e-distribuzione ritiene di aver compiuto al proprio obbligo, registrando emissione ed incasso dell’indennizzo e tocca al cittadino utente sporgere denuncia per riavere la somma. Come riferisce Pasquale Di Ferdinando di Robin Hood, «la responsabilità in questi casi è della banca per il pagamento di un assegno bancario non trasferibile a persona diversa dal reale beneficiario e la responsabilità penale è di chi ha sottratto l’assegno: ma il furto è punibile a querela di parte e dunque l’utente deve presentare denuncia: deve preventivamente chiedere a e-distribuzione l’indicazione del numero dell’assegno emesso – spiega Di Ferdinando -, la banca emittente e presso quale banca e in quale data l’assegno risulta incassato: Nello stesso tempo bisogna contestare al distributore dell’energia di non aver incassato l’assegno, fatto da terzi». Robin Hood, auspicando che si tratti di casi isolati privi di regia, invita le forze dell’ordine a indagare sull’eventuale relazione tra i tanti casi segnalati dai cittadini.
Enel: «Supporto e assistenza nei casi fraudolenti». Con riferimento alle segnalazioni da parte dell’Associazione Robin Hood, Enel ha subito contattato Di Ferdinando «per fornire supporto nel verificare i casi specifici. L’erogazione degli indennizzi – sostiene Enel – è avvenuta secondo la modalità scelta caso per caso dai richiedenti, bonifico o assegno. Per quanto riguarda quest’ultima modalità, alla luce della segnalazione dell’Associazione relativa ad alcuni casi anomali nel teramano, Enel continuerà a seguire la vicenda con massima attenzione e a fornire assistenza per quanto di propria competenza, valutando anche eventuali azioni a tutela dei propri interessi e di quelli dei cittadini nei casi in cui dovessero essere accertati comportamenti fraudolenti da parte di terzi».