TERAMO – Chiudere al più presto la parentesi autorefenziale e passare al più presto a quella partecipativa, compreso l’eventuale svolgimento delle primarie. E’ chiaro il messaggio di Sinistra Italiana e di Prospettiva Comune, che non sono stati ricompresi nel giro ‘esplorativo’ che il Pd ha avviato con il presidente Di Sabatino, e che oggi sottolineano di aver visto giusto due anni fa quando scrivevano “la sfida è aperta, la prospettiva è comune”, in cui si proponeva «una nuova fase costituente dove chiedevamo a tutte le componenti del centro-sinistra teramane di avviare un processo partecipato dinanzi alla disfatta della giunta comunale». Nel criticare il ritorno di modalità ("corsa verso la dichiarazione di candidature e pubblicizzazione di comitati promotori, nascondendo le rispettive identità politiche nel proliferare di liste civiche o meglio civetta") che hanno falito più volte in passato, come la coalizione in sostegno di Graziella Cordone nel 2014, Si e Prospettiva Comune chiedono «di non perdere ulteriore tempo nella regolazione di conti all’interno del Partito Democratico, costringendoci ad essere spettatori di un congresso a cielo aperto dove, stando alle ultime dichiarazioni del Presidente della Provincia, dobbiamo attendere che gli ex capigruppo del Pd in consiglio comunale D’Alberto e Cavallari rientrino in una coalizione con il Pd».
Proprio a Di Sabatino si rivolgono Stefano Ciccantelli e Giorgio Giannella, registrando «l’indifferenza mostrata, non essendo stati contattati da nessuno: ma restiamo ugualmente disponibili ad un confronto, il più ampio possibile, perchè riteniamo che la città meriti un consiglio comunale che possa realmente rappresentarla meglio rispetto all’attuale, fallimentare opposizione costretta a firmare le dimissioni provocate dall’implosione della maggioranza».
Da qui l’invito a lasciare da parte «elenchi e tifoserie» per iniziar un procsso realmente partecipativo «che coniughi la città del domani».