Teramo, a Fano un pareggio inutile (0-0): i biancorossi sono penultimi FOTO

TERAMO –  (jacopodifrancesco) Non c’è sempre un episodio o un risultato delle concorrenti a dare un senso alla giornata; e questo il Teramo lo sta imparando a sue spese, soprattutto dopo il pareggio a reti inviolate di Fano, che unito alla vittoria del Santarcangelo a Mestre per 4-0, mette i biancorossi quasi completamente dentro la palude playout insieme al Vicenza, che ha pareggiato (2-2) al Menti con il Bassano. Gioco sempre latitante, nonostante le diverse soluzioni tattiche provate da Palladini sui 90 minuti, errori di misura e tempismo inesistente hanno portato ad un’altra prova nulla a livello offensivo, mentre la difesa ha retto sempre se non per la girata alta di Fioretti in avvio di ripresa.

Ritmo lento Palladini torna al 3-4-3, inserendo Panico al centro dell’attacco e Ilari in mediana al posto di De Grazia; solito 3-4-1-2 per Fioretti, che non può contare su Germinale per squalifica.  La tensione delle due squadre è palpabile da subito: entrambe pensano prima a chiudere tutti gli spazi, e a non rischiare nulla in fase d’impostazione. Il Fano parte col baricentro più alto, ma la gara non trova ritmo anche per i tanti interventi del direttore di gara; i granata cercano di creare dalle fasce, spesso con cross imprecisi, mentre il Teramo pur essendo in vantaggio nel gioco aereo soffre per tutto il primo tempo la pressione marchigiana sulla trequarti. La chiave della difesa teramana è per larghi tratti Panico, che non sposta gli equilibri in avanti ma copre bene a uomo sulla regia fanese: per il Diavolo servirebbero gli spunti di Bacio Terracino e Tulli larghi sui venti metri, puntualmente fermati dalle catene locali. Si chiude così sullo 0-0 un primo tempo scialbo da entrambe le parti.

Cambiamenti gattopardeschi L’unica vera occasione del match arriva da un’invenzione di Fioretti in area, che sfiora l’incrocio facendo correre un brivido sulla schiena dei circa 600 teramani giunti a Fano. Da qui la gara continua a correre sui binari del primo tempo, nonostante Palladini provi a spostare l’inerzia: al 57’ si passa al 3-5-2 con Amadio e Gondo per Tulli e Panico. Il regista romano comunque non entra in partita, si prende più responsabilità degli altri ma senza rendersi pericoloso. Poi Palladini prova a cambiare con il 3-4-1-2, con Varas per Graziano e pochi minuti dopo Fratangelo e De Grazia per Ilari e Bacio Terracino con il n.4 dietro alle punte. Nell’ultimo quarto d’ora il Teramo ha un guizzo d’orgoglio, che comunque non impensierisce minimamente il Fano, soddisfatto di un punto a loro molto più utile. Ora la Reggiana, che arriverà al Bonolis ancora in lotta per il secondo posto: servirà un’impresa per evitare i playout, ma il Teramo da oggi non è più padrone del suo destino.

Teramo Calcio: (3-4-3) Calore; Milillo, Caidi, Speranza; Sales, Ilari (84′ De Grazia), Graziano (74′ Varas), Ventola; Bacio Terracino (84′ Fratangelo), Tulli (57′ Amadio), Panico (57’Gondo).