TERAMO – Ha provocato momenti di caos, questa mattina, l’intervento della ditta incaricata dal Comune di eseguire gli asfalti in viale Bovio per il passaggio del Giro d’Italia in città, martedì prossimo 15 maggio, nella tappa da Penne a Gualdo Tadino. La realizzazione del mantello stradale (attenzione: superficiale, senza particolari scavi o livellamenti più a fondo) ha imposto la chiusura di un buon tratto del centralissimo viale che immette suilla statale 81 per Ascoli, in un momento cruciale del traffico cittadino, quando genitori e studenti devono raggiungere la scuola Zippilli, l’ingresso a lavoro della questura e più in generale l’uscita di casa di tantissimi residenti e il transito del pendolari diretti da e verso Piano della Lenta. Non solo: in zona c’è anche la sede della Croce Rossa che gestisce per il 118 gli interventi di emergenza. Le proteste non sono mancate, indirizzate soprattutto al fatto che questi lavori dovrebbero essere effettuati di notte, non solo per evitare il disagio ai residenti, ma anche per un lavoro senza interruzioni e più attento per la ditta esecutrice. Ma evidentemente l’esiguo fondo a disposizione non ha permesso tutto questo. I lavori sono stati infatti appaltati ad affidamento diretto per l’ammontare degli importi, 40mila euro delle casse comunali.
Benedetto Giro d’Italia è bene dire, insomma, ma crediamo che l’intervento sia soltanto palliativo, considerata la ‘leccatina’ di asfalto stesa sul viale: siamo pronti a scommesse sulla sua durata. Peccato, inoltre, che quello di viale Bovio è l’unico di cui ha beneficiato la città dal passaggio del Giro d’Italia. Non si è potuto fare di più, e può essere considerato già tanto, visto che la Polizia Stradale ha minacciato fino all’ultimo la non concessione dell’autorizzazione al transito della carovana rosa se viale Bovio non fosse stata sistemata. Guardare viale Crucioli per credere. La tappa ha modificato percorso: arrivando dalla Specola, il passaggiio per raggiungere piazza Garibaldi non è più per via Cadorna e viale Crucioli, bensi attraverso la rotonda Tancredi, via Tom di Paolantonio e i Tigli. Anche il Giro insomma ha certificato il disastro delle strade di Teramo.