TERAMO – Sarann processati a ottobre, zio e nipote, entrambi dipendenti della Asl di Teramo, accusati di truffa per avere indebitamente indebitamente usufruito dei permessi concessi per l’assistenza di familiari con handicap grave, per un totale di 1.337 giorni di assenza dal lavoro. Secondo quanto sostiene il pubblico ministero Silvia Scamurra, i due uomini, un tecnico radiologo ed un infermiere, pur risultando in congedo retribuito per l’assistenza rispettivamente dell’anziano padre e della nonna, sarebbero stati impegnati la maggior parte delle volte in attività di esclusivo carattere personale.
Addirittura, in alcuni casi, avrebbero usufruito di quei congedi per andare in vacanza, anche fuori regione. Entrambi, nei mesi scorsi, nell’ambito delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Nereto, erano stati raggiunti da un sequestro preventivo per equivalente di 70mila euro, equivalente agli oltre 1.300 giorni di assenza dal lavoro.
Nel corso dell’udienza preliminare si sono costituite parte civile sia la Asl di Teramo che la Asl Romagna: l’infermiere era arrivato a Sant’Omero dalla Asl di Rimini nell’ambito di una procedura di mobilità interna.