TERAMO – Ci pensa il presidente del Cda dell’Istituto zooprofilattico "Caporale", Manola Di Pasquale, ad accendere il clima di una campagna elettorale a dir il vero alquanto sonnacchiosa, condotta finora ul pieno rispetto del ‘politically correct’. La polemica si innesta nel pieno corso delle tratttive per gli accordi del ballottaggio, quando la Di Pasquale – che di ballottaggi se ne intende considerato il fenomenale recupero nel secondo turno che nel 2014 la portò a insidiare l’elezione del sindaco Brucchi -, annuncia 12 nuove assunzioni all’Izs, nei settori scientifico e tecnico-amministrativo, «percorsi per la valorizzazione del personale interno con progressioni di carriera e la stabilizzazione dei precari, utilizzando sia le opportunità previste dal Decreto Madia sia il percorso prefigurato dal noto emendamento alla Finanziaria 2018 riservato al personale della Ricerca». Non solo. L’annuncio riguarda anche «l’attribuzione al personale del comparto, nel corso del mese, dei benefici economici derivanti dal rinnovo del contratto nazionale di lavoro, con gli arretrati, e l’incentivo legato alla produttività del 2017». E’ vero che la tempistica di alcune di queste decisioni è legata alla riunione del Consiglio di amministrazione di ieri, ma la ‘coincidenza’ non è sfuggita al candidato sindaco del centrodestra, Giandonato Morra, che parla di «atteggiamento poco istituzionale» del presidente dell’Izs: «Quando si assume un ruolo in strutture pubbliche indipendenti e di prestigio, pur conservando i propri orientamenti politici, bisognerebbe avere cura di praticare un atteggiamento più consono e meno di parte».