ROSETO – Roseto in lutto per la scomparsa all’età di 78 anni di Vittorio Fossataro, un uomo che è già leggenda nella pallacanestro rosetana, nazionale e internazionale. Combatteva da tempo contro il cancro ma si impegnava ugualmente per la sua passione, che coltivava con grandissimi successi, da 51 anni. Proprio ieri, il consiglio comunale avrebbe dovuto votare l’attribuzione della cittadinanza emerita al grande dirigente sportivo, ma il destino è arrivato prima. Come ricordano questa mattina il cronista del basket rosetano Luca Maggitti e anche il sindaco di Roseto, Sabatino Di Girolamo, è stato l’uomo di fiducia e consigliere di numerosi presidenti, tra i quali lo storico Giovanni Giunco. Dirigente dei Roseeto Sharks, nonostante i ricoveri per la chemio, non ha mai abbandonato il PalaMaggetti, fino alla fine. Una icona insomma, che ha percorso la sua vita sempre a fianco con la società rosetana, in 50 anni caratterizzata da grande impegno e grande passione, insostituibile nel suo ruolo. Ecco il ricorso del primo cittadino rosetano: «Vittorio Fossataro ci ha lasciato. Ieri il Consiglio comunale di Roseto si sarebbe dovuto riunire in via straordinaria per concedergli il riconoscimento di cittadino benemerito, ma il destino ha voluto che Vittorio fosse chiamato in cielo senza che riuscissimo a conferirgli questo tributo. Ebbene caro Vittorio, anche se non sei riuscito a presenziare a questo momento, voglio ribadire con convinzione che sei e resterai a pieno titolo cittadino benemerito di Roseto per la dedizione, la tenacia, e l’impegno che hai profuso alla nostra comunità sia in ambito sociale che sportivo senza mai risparmiarti. Roseto piange in questo giorno uno dei suoi figli migliori, ma il suo esempio rimarrà testimonianza collettiva di una passione civile che deve continuare ad ardere e a illuminare la nostra comunità. Grazie Vittorio!». Fossataro lascia la moglie Maria, i figli Paolo e Luciano e il nipote Mathias.