TERAMO – I furti e i danneggiamenti, ma anche i furbetti della sosta e gli accumulatori seriali di immondizia hanno le ore contate nella zona che circonda l’ospedale Mazzini. La Asl di Teramo ha completato e varato l’implementazione di una sala operativa che attraverso un sistema di video sorveglianza tiene sotto controllo accessi, tunnel, aree esterne e reparti ‘caldi’. Il sistema tecnologico, il cui iter è stato seguito e curato direttamente dal direttore amministrativo Maurizio Di Giosia, è una sorta di ‘grande fratello’ sulla logistica ospedaliera, che va a completare anche la recente sistemazione delle aree esterne di piazzale Italia, con accessi riservati, nuova segnaletica, spazi di sosta e l’apertura dell’ultimo livello del parcheggio multipiano. Con una spesa di circa 85mila euro, l’azienda sanitaria ha cablato l’intero ospedale Mazzini, entrambi i lotti funzionali, mettendo in collegamento tutte le aree sensibili, dando la possibilità a un singolo operatore di coordinare il monitoraggio delle zone e l’intervento del personale addetto alla sicurezza via radio.
Sono 67 le telecamere installate in tutta l’area, collegate a 14 videoregistratori, gestiti da un sistema che non può essere interrotto, un funzione 24 ore su 24 attraverso 13 gruppi di continuità. I due edifici sono collegati con 20 chilometri di cavi, smistati attraverso 300 scatole di derivazione: sono serviti tre mesi di lavori alla ditta Security & Alarming di Giulianova per mettere su la centrale di controllo, già dalle enormi potenzialità su monitoraggio e sicurezza, ma la cui espansione – forse prevista nei prossimi mesi – permetterebbe di collegare in un unico sistema tecnologicamente avanzato anche gli altri tre presidi ospedalieri di Giulianova, Sant’Omero e Atri, nonché i distretti sanitari di base e le guardie mediche. Dalla sala il personale della Vigilantes Group, che gestisce la sicurezza del presidio ospedaliero e il parcheggio multipiano, ha anche il telecontrollo delle barriere di accesso ai siti riservati, come quello del secondo lotto cardiologico e degli ambulatori, dell’obitorio e degli ingressi riservati, dell’eliporto. Proprio in quest’area per la prima volta è stata ‘misurata’ la portata del nuovo sistema di video sorveglianza: mentre il sistema veniva collaudato, un‘autovettura ha divelto la sbarra tentando di allontanarsi, ma l’automobilista è stato subito raggiunto e sanzionato. Analoga situazione si è verificata per lo smaltimento irregolare di una serie di arredi da dismettere, accumulati nei pressi di un ingresso riservato al personale ospedaliero. La ricerca per immagini ha permesso di risalire a chi aveva depositato irregolarmente quel materiale, con relativa iniziativa di richiamo disciplinare. Ma è soprattutto sulla sicurezza del personale e degli utenti che punta il sistema di controllo. Le 67 telecamere sono occhio vigile sugli ingressi e sui parcheggi, ma anche sui tunnel di collegamento tra i due lotti e nei sotterranei, nella ‘camera calda’ del pronto soccorso e sulla sala d’attesa di quest’ultimo, sugli ascensori e in altre parti comuni, sull’hospice: offrono la possibilità di tenere sotto stretta vigilanza antifurto zone che nel passato hanno subito intrusioni e violazioni ripetute. Senza escludere infine la possibilità di sorvegliare le aree di parcheggio e far rispettare i divieti di sosta esistenti, provando a debellare definitivamente la piaga del parcheggio selvaggio. Nelle prossime settimane dovrebbe essere conclusa una convenzione tra il Comune e la Asl per controlli specifici e costanti nelle aree esterne di piazzale Italia, per la repressione della sosta fuori degli spazi autorizzati.