Di Maio cambia dopo la debacle abruzzese: «Meno improvvisazione e apertura alle liste civiche»

TERAMO – E’ arrivata alla fine, l’analisi della debacle elettorale abruzzese del capo politico del Movimeto 5 Stelle, Luigi Di Maio. Il suo post pubblico si Facebbok dopo giorni di silenzio, ha chiarito le idee all’elettorato, ma anche agli attivisti, che forse qualcosa hanno sbagliato nella campagna elettorale.
Di Maio fa riferimento all’improvvisazione, ricorda che va previsto un lavoro sul territorio con incontri con il mondo del lavoro, ma anche del volontariato. E perchè no, invece di chiudersi attorno a liste bloccate, aprire anche alle liste civiche radicate sul territorio. Ecco uno stralcio del suo intervento:
«È necessario arrivare sempre alle amministrative con un percorso che preveda un lavoro sul territorio fatto di incontri con categorie, mondo del sociale, con gli amministratori. Non improvvisando come a volte accade. Questo vuol dire pure che dove non siamo pronti dobbiamo smetterla di presentarci. Mi ha colpito il fatto che in alcune regioni in questi anni siamo rimasti nella nostra zona di comfort, evitando di incontrare categorie importanti come ad esempio quelle dell’imprenditoria e del volontariato. È ora di farlo.
Ed è per questo che nelle prossime settimane presenterò agli iscritti del MoVimento delle proposte da sottoporre a consultazioni online. Dobbiamo affrontare il tema dell’organizzazione nazionale e locale, dobbiamo aprire ai mondi con cui sui territori non abbiamo mai parlato a partire dalle imprese, dobbiamo decidere se guardare alle liste civiche radicate sul territorio. Questo processo non si concluderà dall’oggi al domani. Richiederà mesi e richiederà impegno da parte di tutto il MoVimento per poi arrivare alla formulazione di proposte da votare su Rousseau. Abbiamo anche da migliorare la presenza del Governo e dei parlamentari sul territorio, di questo parleremo alla prossima assemblea dei parlamentari che si terrà lunedì sera.
Continueremo sempre a restituire gli stipendi, a costruire le trazzere, a regalare le ambulanze – atti di testimonianza importantissimi per spiegare che una politica diversa è possibile – ma possiamo iniziare a guardare alle amministrative come l’occasione di governare il territorio italiano dal basso e tagliare gli stipendi ai consiglieri regionali, a migliorare le infrastrutture e la sanità. Lo decideremo insieme. Il MoVimento 5 Stelle c’è e ci sarà. Ancorato ai suoi valori, ma in continua evoluzione. E soprattutto unito e coerente.
C’è poi chi pensa che per vincere in Abruzzo dovevamo far cadere il Governo. Questo finché ci sarò io non avverrà. I nostri iscritti hanno votato il contratto di Governo e io ho dato la mia parola agli italiani che si va fino in fondo. Questo Governo durerà 5 anni e ispirerà tanti altri governi europei. Il MoVimento 5 Stelle oggi è l’unico argine a Berlusconi Ministro della giustizia o dell’economia.
Dove governiamo come governo e dove siamo minoranza come opposizione. Siamo il MoVimento 5 Stelle e siamo al servizio dei cittadini. Sempre e comunque».