L'Università spegne riscaldamento e luci per aderire a 'M'illumino di meno'. Radio Frequenza in diretta a lume di candela

TERAMO – Per aderire concretamente all’iniziativa ‘M’illumino di meno’, tradizionale giornata di mobilitazione internazionale in nome del risparmio energetico, l’Università di Teramo ha organizzato per domani, venerdì 1° marzo, una serata in cui il contenimento energetico sarà attuato attraverso alcune iniziative. A partire dallo spegnimento anticipato dei temosifoni dell’impianto di riscaldamento del Campus di Coste Sant’Agostino alle ore 17 e dalle 18 di quello parziale delle luci dell’Ateneo. Perché tutto ciò avvenga nel minimo dettaglio, il rettore Dino Mastrocola ha organizzato per le 17:45 una passeggiata nel Campus, assieme agli studenti, per verificare lo spegnimento delle luci accidentalmente rimaste accese. Dalle 18 alle 20, inoltre, Radio Frequenza, la radio dell’Università di Teramo, trasmetterà in diretta a lume di candela, con una puntata speciale sui temi del riuso. Sarà a lume di candela anche la cena delle 20 in mensa: è organizzata dall’Azienda per il diritto allo studio universitario, e sarà a base di piatti realizzati con le ricette vincitrici del concorso Ri-Food avviato dll’Ateneo lo scorso 5 febbraio, in occasione di un’altra giornata contro lo spreco, quelo alimentare. Si tratta di un contest per la miglior ricetta antispreco: quelle vincitrici, oltre ad essere preparate in occasione di questa cena a lume di candela, saranno pubblicate in un e-book che verrà diffuso dall’Università di Teramo.

‘M’illumino di meno’ è lanciata per il 15esimo anno consecutivo da Caterpillar, il programma di Radio2 in onda tutti i giorni dalle 18.30 alle 20. L’appuntamento di domani, venerdì 1° marzo, è dedicato all’economia circolare: «L’imperativo è riutilizzare i materiali, ridurre gli sprechi, allontanare “il fine vita” delle cose. Perché le risorse finiscono, ma tutto si rigenera: bottiglie dell’acqua minerale che diventano maglioni, carta dei giornali che ritorna carta dei giornali, una cornetta del telefono diventa una lampada, fanghi che diventano biogas».