TERAMO – E’ durata una settimana, una settimana di calvario, la detenzione di Quintino Stanchieri, l’ex amministratore comunale e costruttore 81enne, finito in carcere per un cumulo di pena relativo a una vecchia bancarotta preferenziale. Nel primo pomeriggio di oggi, accompagnato dall’amico Rolando, ha lasciato il carcere teramano di Castrogno su disposizione del magistrato di sorveglianza dell’Aquila per far ritorno nella sua abitazione dove sconterà la pena in regime di detenzione domiciliare. Il suo era diventato già un caso che aveva oltrepassato i confini della regione, interessando l’opinione pubblica da cui sono arrivati numerosi attestati di solidarietà: l’età (81 anni compiuti lo scorso 14 mggio) e l’invalidità totale con grave stato di salute, avrebbero dovuto sconsigliare l’arresto, disposto invece al passaggio in giudicato della sentenza di condanna. La concessione di arresti domiciliari era stata sollecitata anche dal noto libraio teramano Antonio Topitti in una lettera scritta alle istituzioni.
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