TERAMO – Nella città che si appresta a vivere l’edizione numero 47 della Coppa Interamnia, e che in questi giorni, di fronte a un inesorabile e angosciante countdown vive il consueto grido di allarme del patron gigi Montauti, una novità rispetto alla Coppa c’è. Nei prossimi giorni sarà formalizzato un nuovo modello di gestione organizzativo che farà capo a un Comitato di enti pubblici, di cui farà parte anche l’Associazione sportiva su cui pesa l’onere di allestire la kermesse internazionale di pallamano, che continuerà a farlo ma che finalmente non si troverà più da sola e spesso isolata. Per chi conosce bene l’Interamnia, è ben chiaro che si tratta di una rivoluzione copernicana. Tante volte, e di recente quasi ogni anno, si è temuto che la Coppa non ce la facesse a partire. Soldi, soldi e ancora soldi: il motivo sempre lo stesso, sia che si trattasse di pesanti debiti accumulati negli anni che di sostegni promessi e mai arrivati. Tanto che Montauti fino a qualche anno fa, era arrivato anche a minacciare il trasferimento della Coppa altrove, se non di chiuderla. Scongiurare una tale evenienza, per un simbolo ultradecennale della città (tra tre anni saranno 50 gli anni dalla prima edizione), avrebbe dovuto imporre una tempestiva e più stabile soluzione. Ciò non è stato ma quest’anno, pur registrando ancora un clamoroso ritardo nell’allestimento del programma, anche se l’edizione 47 scatterà più tardi, l’8 luglio, il lavoro svolto dall’assessore comunale Antonio Filipponi sta portando alla maturazione di qualche frutto. Il Comitato sarà composto inizialmente dal Comune, dalla Provincia, dalla Camera di commercio e dal Bim, con apertura anche all’Università e ai privati che volessero investire nel ritorno di immagine della Interamnia world Cup. "Avrà compiti gestionali per affiancare l’organizzazione di Gigi Montauti e centrare l’obiettivo, da qui a tre anni, di celebrare degnamente il cinquantennale – spiega l’assessore Filipponi -. Noi lo scorso anno appena insediati ci trovammo ad affrontare l’emergenza, ma dicemmo anche che questa amministrazione avrebbe tentato la strada anche di una maggior solidità della Coppe e della sua stabilità. Crediamo che un Comitato che nulla vuole togliere alla segreteria organizzazitiva, che resterà sempre di responsabilità di Montauti, ma che possa contribuire a consolidare percorso e gestione, sia innovazione quasi irrinunciabile". Anche il profilo economico passerà attraverso il Comitato istituzionale, che farà da raccolta dei contributi dei diversi enti, in modo da tenere il monitoraggio dei flussi finanziari da giustificare per gli Enti. La sua nascita, probabilmente farà del Comitato la mano che riuscirà a ‘stappare’ quel collo di bottiglia in cui la Coppa Interamnia va a ficcarsi ogni anno di questi tempi.
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