TERAMO – Arriva da quel Pd che si era speso maggiormente per un cambio al vertice della Teramo Ambiente, la difesa d’ufficio del sindaco Gianguido D’Alberto nella querelle a distanza con il curatore del fallimento Enertech, Marco Basaglia, che nella partecipata rappresenta ancora il socio privato del Comune. Non ci sono soltanto le schermaglie relative alle assenze in assemblea degli azionisti, tra gli oggetti delle critiche del Gruppo consiliare e dell’Unione comunale del Partito democratico: "Non è accettabile e inerente alla funzione ed al ruolo rivestiti", l’operato del curatore, ad esempio, quando "ha opinato" la decisione del sindaco di sollevare dall’incarico Pietro Bozzelli dalla presidenza della TeAm. I rappresentanti del Pd osservano infatti che "tra i compiti del Curatore fallimentare non rientri di certo quello di opinare una decisione che rientra esclusivamente tra le prerogative dell’Amministrazione e della quale lo stesso deve solo prendere atto, trattandosi di scelta politica del socio pubblico ed espressione di riflessioni che allo stesso fanno capo". E’ l’amministrazione della società, secondo gli esponenti del partito di maggioranza relativa in comune, la conseguenza peggiore provocata da questo atteggiamento, che "oltre a non essere consono, è irrispettoso del ruolo dell’Amministrazione della Città, oltre che dannoso per l’intera Comunità teramana, creando una paralisi amministrativa che mette a rischio non solo il servizio, ma anche la sopravvivenza della stessa Società e dei posti di lavoro". Il Pd si dice pronto ad attivare in tutte le sedi ritenute opoprtune, se "tale situazione non cessi immediatamente e qualora si dovesse protrarre tale incomprensibile ed inaccettabile sconfinamento nell’alveo di prerogative e scelte puramente politiche, riservandosi ogni e qualsiasi azione riterrà opportuna e necessaria a tutela dell’interesse della Città, dei lavoratori e della società partecipata".
Il sindaco da parte sua cerca di tenere tranquilla la situazione sul fronte sindacale. Oggi riceverà in municipio le delegazioni dei sindacati rappresentative all’interno della TeAm, "per una valutazione attenta della situazione, a seguito degli ultimi eventi relativi ai vertici dell’azienda che hanno causato una situazione di inspiegabile ed ermetico stallo". A preoccupare D’Alberto, ci sono i recenti episodi che "producono incertezza circa la sicurezza dei lavoratori, i cui interessi vanno prioritariamente tutelati e di fronte ai quali appare improcrastinabile fare chiarezza".