TERAMO – È indagato per omicidio preterintenzionale il diciassettenne che ha avuto una lite con Calogero Sanzone, pensionato siciliano di 73 anni, ma da sempre residente a Teramo, dove ha lavorato a lungo come assistente amminstrativo sanitario alla Asl di Teramo. Il settantatreenne, a causa di un litigio sorto per un cane che infastidiva i clienti di un bar di piazza “Saverio Friscia” a Sciacca, ha avuto un malore e si è accasciato privo di vita tra i tavolini del dehors.
Come riposta agrigentonotizie.it, in questi casi l’iscrizione nel registro degli indagati è anche un atto dovuto per consentire la nomina di un consulente tecnico per l’autopsia, cosa che è avvenuta da parte della difesa del minore, rappresentata dall’avvocato Francesco Graffeo. Anche la famiglia Sanzone ha nominato un consulente tecnico. I risultati dell’esame autoptico eseguito nella camera mortuaria del cimitero di Sciacca si conosceranno tra 60 giorni.
Sanzone era assieme alla moglie e ad alcuni amici quando avrebbe avuto un diverbio con il giovane, proprietario del cane che infastidiva i clienti e che non era né al guinzaglio, né aveva la museruola. Il diverbio sarebbe sorto proprio quando il pensionato teramano, irritato, avrebbe intimato al ragazzo di tenere a bada il suo cane. Sarebbe volata qualche parola grossa. La lite, poi il ritorno verso il tavolo da parte di Sanzone, ma a un certo punto il settantatreenne è caduto a terra privo di vita. La polizia ha sentito alcune persone presenti al bar, poco prima di mezzanotte del 27 agosto, quando sono avvenuti i fatti. Secondo alcuni testimoni, Sanzone sarebbe stato strattonato dal 17enne e colpito: sul corpo del dipendente della Asl in pensione sarebbero stati evidenziati una lieve infrazione del setto nasale e una ferita al labbro inferiore, che però potrebbero essere stati causati anche dalla caduta a terra durante il malore. Per risalire alle cause della morte, adesso, bisognerà attendere i risultati dell’autopsia.