TERAMO – "Manca solo una scintilla per accendere il motore e la scintilla per noi può essere soltanto una vittoria". Così Tedono alla vigilia del match casalingo contro la Cavese, che segnerà anche l’esordio del nuovo Terano nel nuovo stadio Bonolis dopo la ristruttrazione di manto erboso e spalti. L’allenatore invoca di vedere un Teramo come quello visto nei primi 25 minuti ad Avellino, nonostante sia poi arrivata la seconda sconfitta consecutiva in trasferta. "In quella partita abbiamo portato 36 volte una giocata negli ultimi 30 metri, ma il risulato dice che non abbiamo fatto vede".
"Stare tranquilli, giocare ad alti ritmi, fare quello che sappiamo fare, la voglia di vincere supera tutto, la qualità, la tattica e la tecnica – dice Tedino -, e bisogna ‘sporcarsi’ un pò di più":
Quanto all’esordio in casa, nel catino del Bonolis, il tecnico dice che "se la gente vuole bene alla sua città deve tifare fino alla fine per la sua squadra, esattamente quello che è successo a Fano, a Gubbio, a Catanzaro ma soprattutto ad Avellino: laggiù i nostri tifosi sembravano 5.000, ci hanno fatto una festa, noi quasi ci vergogniamo anche ad andare a salutarli alla fine per non avergli saputo relagare una vittoria. Quello che ci hanno riservato questi tifosi ad Avellino non l’ho visto mai e io ho girato un pò di piazze. Vorremmo regalargli una vittoria, se la meritano".
Contro la Cavese, Tedino sostiene di aver dubbi in difesa tra Tentardini e Di Matteo e a centrocampo tra Lasil e il giovane Santorio. In avanti ci saranno Martignago e Magnaghi, convocato anche l’ultimo arrivato, il portoghese ex Lecce, Pedro Costa Ferreira. Ancora indisponibile Minelli che tornato agli allenamenti, ha subito un altro infortunio muscolare e dovrà stare fermo altre due settimane.