FANO ADRIANO – "Ho più volte sollecitato soluzioni finalizzate alla riapertura delle strutture turistiche di Prato Selva, ma purtroppo nulla si è concretizzato, causando un ulteriore peggioramento dello stato di degrado dell’impianto, degli immobili e delle attrezzature". Il sindaco di Fano Adriano, Luigi Servi, è critico nei confronti di chi, all’interno della Gran Sasso Teramano, ha avuto reazioni "tanto violente quanto sproporzionate sino al limite della pressione indebita", dopo la notifica del decreto ingiuntivo da oltre 110mila euro. Secondo il primo cittadino, ricordando che l’iniziativa legale adottata "si è resa necessaria per evitare responsabilità contabili in ordine alla gestione dei contratti di concessione di terre civiche", questa è l’occasione per fare chiarezza "che la responsabilità di questa incresciosa situazione non si può attribuire al Comune di Fano Adriano".
"Ciò che più interessa sia ai Fanesi sia ai tanti frequentatori di Prato Selva – spiega il sindaco Servi – quando e se sarà fruibile la nostra località. Devo prendere atto, mio malgrado, che il mio impegno e la mia disponibilità non sono serviti a ripristinare l’attività turistica, pur avendo ricevuto assicurazioni in merito sia dagli esponenti della Provincia di Teramo sia della Regione Abruzzo che, in una assemblea pubblica tenutasi a Fano Adriano assicurarono la riapertura della nostra stazione turistica per l’8 dicembre 2019. E, ancor più grave non sono stati adottati atti amministrativi che facciano intravedere una svolta". Il sindaco ricorda che l’amministrazione ha deliberato da anni di mettere a disposizione della Provincia i 162mila euro ad essa stanziata dalla Regione Abruzzo, per il ripristino del Rifugio Albergo di Prato Selva e per la revisione della seggiovia Ginestra, "ma inspiegabilmente sino ad ora la Provincia nulla ha fatto per utilizzare tali risorse. Non si può più tollerare tale situazione di stallo, poiché il suo continuare renderebbe irreversibile il declino turistico del Comune di Fano Adriano, già palesemente avviato, con il conseguente annullamento di tutti gli sforzi sin qui compiuti per il suo rilancio socio economico".
Non farà mancare collaborazione, proposte e idee, l’amministrazione comunale di Fano, assicura Luigi Servi, ma sarà "ferma nell’ottenere risultati concreti e immediati per la soluzione dei problemi che da troppi anni non vengono adeguatamente affrontati e risolti".