TERAMO – "Il tentativo di generalizzare i requisiti per rendere accessibile la poltrona pubblica è roba vecchia che cozza però, in questo caso, con la necessità di difendere quello che è un patrimonio tecnico-scientifico non solo Teramano e Regionale ma Nazionale". Il parere, che riporta al centro dell’attenzione la lottizzazione dei posti in seno al Consiglio di amministrazione dell’Istituto Zooprofilattico ‘G. Caporale’ di Teramo, è di Giovanni Foschi, che ricorda come può valutare la situazione da due punti di vista: quello del dipendente e del sindacalista (presidente della Rsu e rsppresentante FSI-USAE). La querelle è nota. Come già avvenne anni addietro in occasione della nomina di Manola Di Pasquale alla presidenza dell’Istituto, anche oggi si torna a parlare della "comprovata esperienza e professionalità in sanità Pubblica Veterinaria", con il rischio che il Cda dell’Izs venga composto da tre… avvocati. E’ avvocato l’unico designato ufficiale, Cantone di Venafro (per il Molise), è avvocato il designato ma non ancora ufficializzato dalla Regione Abruzzo Davide Calcedonio Di Giacinto (in predicato di diventere il presidente) e sarà forse ancora l’avvocato Di Pasquale a rappresentare il Ministrero della Salute. La politica dunque imperversa in questo genere di nomine, con la conseguenza, dice Foschi, "che, nel momento in cui le opzioni sul tavolo diventano politiche e non più tecniche, si andrà inevitabilmente nel tempo a decidere del destino e declino di Aziende importanti come l’IZS Teramo. Questa è “la politica del nuovo” della Regione Abruzzo da molti votata e cioè nulla di nuovo che va a sommarsi alla fervente attività dei “garanti della giustizia e dell’onestà politica”, il Movimento 5 Stelle Regione Abruzzo". In particolare a quest’ultimo, Foschi si rivolge per criticarne "la totale assenza a livello Regionale", loro che "dovrebbero essere i paladini di queste battaglie, portatori di un messaggio rivelatosi falso ad eccezione di alcune persone, vedi la veemenza e l’onestà dell’onorevole Valentina Cornelii. Ciò a dimostrazione che la politica è fatta da persone e non dai simboli e da falsi messaggeri".
Secondo Giovanni Foschi è arrivato però il momento di chiarire il significato di quanto previsto dalla legge a proposito di candidature alla presidenza del Consiglio di amministrazione dell’Izs. E invita ad un confronto pubblico (dove ironicamente vorrebbe portare con sè candidandolo a quel ruolo al vertice ‘Compare Francuccio’, contadino di sicura esperienza delle campagne vibratiane, "che dimostrerebbe a tutti la sua superiorità in materia") oltre che i candidati alla presidenza, anche il consigliere regionale Antonio ‘Toni’ Di Gianvittorio, che ha proposto e sponsorizzato la nomina di Calcedonio Di Giacinto: "Ricorderei al politico citato che, oltre a non conoscere le Leggi che disciplinano tali nomine ha anche memoria molto corta perché, la spinosa e vergognosa situazione degli Enti Pubblici ha fatto parte della sua propaganda elettorale, con specifico riferimento alla situazione Izs Teramo. I filmati sono facilmente accessibili con le esatte parole pronunciate. Se qualcuno ne ha bisogno, ne sono in possesso io come tanti altri, visto che si parla di un comizio pubblico. Visto che il Di Gianvittorio detto Toni ha tenuto fede in maniera alquanto strana e discutibile alle sue promesse pre-elettorali, proponendo altro Avvocato alla Presidenza del CdA Izs, vorrei averlo accanto a me a dimostrare innanzitutto la ‘sua’ di competenza in materia di sanità veterinaria perché, alla base di tale importante scelta, vi è sicuramente convinzione ma soprattutto cognizione e gli chiederei poi di illustrare e sostenere pubblicamente, ma con fatti concreti, la comprovata esperienza e professionalità degli altri candidati proposti, tutti Avvocati da quel che ho sentito dire".