TERAMO – Il caos Tir sulla statale Adriatica, ma più in generale la problematica creatasi sull’autostrada A14, con il sequestro delle barriera sul tratto abruzzese, saranno al centro della riunione che domattina si terrà in prefettura a Teramo, indetto dal presidente di Viabilità Italia, Giovanni BUsacca, dietro richiesta del prefetto teramano, Graziella Patrizi, dopo la riunione del Comitato Operativo per la Viabilità dello scorso 20 gennaio.
La riunione tecnico operativa sarà tesa ad individuare possibili soluzioni coordinate per reinstradare il traffico pesante in transito lungo la A14, sia da Nord che da Sud, su itinerari alternativi di lunga e media percorrenza.
L’iniziativa è finalizzata a fronteggiare le note gravi criticità alla circolazione indotte dal sequestro preventivo del Viadotto Cerrano sulla A14 e dal conseguente provvedimento di interdizione al traffico dei mezzi aventi una massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, nel tratto compreso tra le stazioni di Atri-Pineto e Pescara Nord, con dirottamento sulla strada statale 16.
Oltre alla delegazione di Viabilità Italia, saranno presenti i funzionari prefettizi responsabili dei Centri Operativi Viabilità delle province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Ancona, Pescara, L’Aquila, Chieti e Foggia, nonché i vertici della Polizia Stradale di tali territori e dell’Anas, nonché i referenti delle Associazioni dell’Autotrasporto.
MARSILIO, RIUNIONE COI PREFETTI. Ha parlato di "emergenza nazionale" il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, riferendosi alla situazione di grave criticità che si sta vivendo in Abruzzo a seguito del divieto di transito ai mezzi pesanti, imposto dall’Autorità giudiziaria, nel tratto autostradale della A14 tra i caselli di Pescara Nord e Pineto a causa dei rischi per la sicurezza collegati alle condizioni del viadotto sul Cerrano. Il presidente Marsilio ha presieduto un vertice con i due Prefetti di Pescara e Teramo, i due presidenti di Provincia, i sindaci dei Comuni interessati dalla problematica, i parlamentari abruzzesi, i rappresentanti di Anas, Rfi ed Autostrade per l’Italia ed alcuni consiglieri regionali oltre al Sottosegretario con delega ai Trasporti, Umberto D’Annuntiis. "Dobbiamo far comprendere al Governo nazionale – ha affermato Marsilio – che questa emergenza ha, di fatto, spaccato in due la dorsale adriatica e quindi l’intera penisola. Il Ministro per le Infrastrutture, Paola De Micheli, – ha proseguito – proprio nelle prime ore di questa mattina, mi ha confermato che l’Università "La Sapienza" di Roma dovrebbe certificare, a breve, la validità del Piano di emergenza oltre che la solidità del ponte sul Cerrano. Elementi grazie ai quali Autostrade per l’Italia ritiene di poter ottenere, nella prossima settimana, dalla Procura di Avellino l’accoglimento dell’istanza di dissequestro del viadotto del Cerrano. A quel punto, i mezzi pesanti tornerebbero a circolare lungo l’autostrada liberando la statale 16". Inoltre, Marsilio ha aggiunto che "sia Autostrade per l’Italia che ANAS hanno garantito l’effettuazione degli interventi di manutenzione per il ripristino del manto stardale danneggiato liberando da costi ed incombenze i Comuni che, come quello di Silvi, stanno subendo i maggiori disagi". Qualora la situazione non dovesse evolvere nella direzione da tutti auspicata, il presidente della Giunta regionale si è detto pronto a chiedere lo stato di emergenza poichè "la chiusura a tempo indeterminato del viadotto sul Cerrano equivale al crollo di un ponte come è avvenuto a Genova con il ponte Morandi. Se non arrivassero soluzioni idonee, – ha concluso Marsilio – la Regione non esiterebbe a chiedere al Governo un decreto legge per la nomina di commissari ad acta che facciano eseguire le opere necessarie per ristabilire la sicurezza e garantire a tutti i cittadini il diritto costituzionalmente garantito alla libera circolazione".