BARI – Sfocia in una serie di provvedimenti giudiziari, tra i quali gli arresti domiciliari per Marco e Gianluca Jacobini, padre e figlio, l’inchiesta sulla presunta malagestione della Banca Popolare di Bari. La Guardia di Finanza di Bari oltre a notificare un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dell’ex presidente del Cda e amministratore di fatto, e il secondo vice direttore generale e direttore generale di fatto dell’istituto di credito barese, ha visto finire ai domiciliari anche Elia Circelli, tuttora responsabile della Funzione bilancio e amministrazione della Direzione Operations. Agli Jacobini la procura di Bari (l’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi e dai pm Federico Perrone Capano e Savina Toscani) contestano a vario titolo i reati di falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza. Circelli è accusato di un episodio di falso in bilancio e falso in prospetto.
L’interdizione ad esercitare per 12 mesi l’attività di dirigente di istituti bancari e di uffici direttivi di imprese è stata disposta per l’ex amministratore delegato della Banca Popolare di Bari, Vincenzo De Bustis Figarola. Questi è stato Dg della banca dal 2011 al 2015 e dal dicembre 2018 fino allo scorso 13 dicembre, giorno del commissariamento. La misura è stata disposta nell’inchiesta della Procura di Bari che ha portato all’arresto di Marco e Gianluca Jacobini. De Bustis risponde di un episodio di falso in bilancio e di falso in prospetto.
Nell’inchiesta sulla Banca Popolare di Bari sono indagate complessivamente nove persone. Oltre ai quattro destinatari delle misure cautelari ci sono Luigi Jacobini, altro figlio di Marco Jacobini, vice direttore generale dell’istituto di credito; Giorgio Papa, amministratore delegato dal 2015 al 2018, prima di De Bustis Figarola; Roberto Pirola e Alberto Longo, presidenti del collegio sindacale della banca: il primo dal 2011 al 2018 e il secondo dal 2018 al commissariamento; e Giuseppe Marella, responsabile dell’Internal Audit della BpB dal 2013. Contestualmente alla notifica della misura, sono in corso 17 perquisizioni presso le abitazioni e gli uffici di Bari, Roma, Milano e Bergamo dei quattro destinatari della misura e di altri sei responsabili dell’Istituto di credito, di cui quattro indagati nello stesso procedimento. La Gdf sta perquisendo anche la direzione della Banca Popolare di Bari dove risultano alcune cassette di sicurezza nella disponibilità dell’ex presidente Marco Jacobini.
Uno dei particolari episodi che concorrono a giustificare le esigenze cautelari nei confronti di Marco e Gianluca Jacobini, è il fatto che poche ore prima del commissariamento della banca, avrebbero messo "in atto condotte di occultamento dei profitti illeciti" trasferendo dai loro conti correnti, cointestati alle rispettive mogli, somme per complessivi 5,6 milioni. Il trasferimento dei fondi sarebbe avvenuto il 12 e il 13 dicembre scorsi. BpB è stata commissariata dal Governo il 13 dicembre.