L’AQUILA – La Regione Abruzzo tiene alta la guardia nonostante il trend positivo dell’emergenza Coronavirus a livello nazionale, allargando la zona rossa dai Comuni della Val Fino ad altri comuni dell’area Vestina, in modo da proteggere l’area metropolitana della “Grande Pescara” (Pescara, Spoltore, Montesilvano, Città Sant’Angelo). Contemporaneamente dovrebbero essere disponibili per domani ventilatori polmonari, mascherine e nuovi test veloci per affrontare l’emergenza sanitaria. Sono solo alcuni dei dati forniti oggi nella conferenza stampa del Presidente della giunta regionale Marco Marsilio intervenuto in diretta da palazzo Silone a L’Aquila per fare il punto della situazione sull’emergenza Covid-19 in Abruzzo, alla presenza dell’assessore alla salute Nicoletta Verì, al bilancio Guido Quintino Liris e del vice presidente Emanuele Imprudente, del referente regionale per le maxi emergenze, Alberto Albani e Silvio Liberatore capo dell’Unità di crisi per l’emergenza Coronavirus.
IL TREND. “Se è vero che il virus sembra aver rallentato la sua marcia, l’allerta è ancora alta in Abruzzo e il dato potrebbe non essere così significativo e mutare nel giro di poche ore. Siamo passati tuttavia, dal raddoppio dei casi ogni due giorni ad un raddoppio dilazionato nel tempo, ogni 3,3 giorni e il raddoppio degli ospedalizzati ogni 4 giorni circa. Ma non possiamo rilassarci. 10mila volontari sono impegnati nella Protezione civile, installate oltre 45 strutture (tra gazebo, container, tende, tensostrutture, etc) attivate a supporto degli ospedali, attivati oltre 100 riscaldatori e distribuite 300mila mascherine di cui 150mila negli ospedali. La spesa finora è di 15 milioni di euro con un grande sforzo del sistema regionale di Protezione civile e del dipartimento della salute e stiamo chiedendo altri fondi per materiale sanitario e potenziamento delle strutture sanitarie”.
ZONA ROSSA. “Abbiamo disposto una nuova perimetrazione con un’ordinanza che sto per firmare – ha aggiunto Marsilio – per la zona rossa della Valfino e di Elice estendendola all’area Vestina per separare ancora di più l’area metropolitana di Pescara, Montesilvano, Spoltore e Città Sant’Angelo rispetto al resto dell’area Vestina. La provincia di Pescara è la più colpita. I Comuni che si aggiungono sono Civitella Casanova, Farindola, Penne, Montebello di Bertona e Picciano. Per loro scattano misure più restrittive da stasera”.
I TAMPONI. “Siamo riusciti anche a raddoppiare il numero di laboratori per i test: oltre a quello di Pescara, l’Istituto Zooprofilattico “Caporale” di Teramo e a breve avremo anche la disponibilità di quello dell’università di Chieti. Si tratta di laboratori aperti 24 ore al giorno, tutti i giorni”. In appena 8 giorni l’Izs di Teramo ha eseguito circa 1500 tamponi, l’equivalente dei tamponi processati a Pescara in poco meno di un mese.
VENTILATORI. “Stiamo inoltre cercando di reperire sul mercato nazionale e internazionale dispositivi di sicurezza e soprattutto, ventilatori. Non ci siamo cullati sperando di avere rifornimenti a livello nazionale perché anche loro soccombono in questa fase di grande emergenza viste le condizioni oggettive in cui ci troviamo ad affrontare questa battaglia. Abbiamo richiesto ventilatori per terapia intensiva, ci erano stati promessi ma non ne abbiamo visto neanche uno al momento. Ci siamo arrangiati, quindi, con le nostre risorse, abbiamo saccheggiato sale operatorie, cliniche private, stiamo cercando ovunque ventilatori. Siamo però fiduciosi. Ne dovrebbero arrivare cinque domani”.
MASCHERINE. “Abbiamo poi trovato a Mosca un quantitativo di mascherine FFP2 E FFP3 e un aereo è destinato ad atterrare in queste ore a Milano Malpensa con questo materiale a bordo e speriamo di averne presto disponibilità”. Dovrebbero essere le 700mila mascherine annunciate nei giorni scorsi dalla Regione e che dovevano essere disponibili per giovedì 26 marzo.
TAMPONI VELOCI. Arrivano inoltre, kit per fare tamponi veloci e stiamo negoziando acquisto di un macchinario che potrebbe consentirci di avere la capacità di fare migliaia di tamponi a settimana. Ci consentirebbe di affrontare la diagnosi rapidamente e di poter cominciare ad allargare il cerchio delle categorie da sottoporre al test”.
Il Presidente Marsilio ha chiesto inoltre al capo della Protezione civile Borrelli e al commissario Arcuri la possibilità di attivare il polo logistico di Avezzano come ospedale da campo per montare tende all’interno dei capannoni e quindi avere una doppia protezione che potrebbe accogliere 50 posti letto grazie al supporto della Croce Rossa Italiana. “Sto per firmare – ha concluso il Presidente – anche una nuova ordinanza per regolamentare gli accessi alle case di riposo”