TERAMO – (alessandro misson) Il colosso di internet Google ha pubblicato i dati degli spostamenti degli italiani durante l’emergenza Coronavirus e li ha messi a disposizione del Governo italiano per le sue valutazioni e le sue stime. Si tratta di dati anonimi, ovviamente, ma capaci di tracciare analiticamente gli spostamenti di ogni cellulare, tablet, computer italiano connesso alla rete tramite i dati costantemente trasmessi su internet, nel periodo che va da domenica 16 febbraio a domenica 29 marzo.
Il rapporto ha aggregato i dati delle geolocalizzazioni regione per regione, ed è così possibile scoprire cosa hanno fatto gli abruzzesi durante l’emergenza, poco prima o durante le misure dei decreti #iorestoacasa. I dati sono stati aggregati in sei categorie: spostamenti per acquisti e divertimento (ristoranti, bar, caffè, musei, librerie, cinema, ecc.); spostamenti per la spesa alimentare e medica; spostamenti nei parchi, giardini pubblici, spiagge, piazze; spostamenti attraverso le stazioni di autobus, treni, metropolitane e negli aeroporti; spostamenti sul posto di lavoro; infine, gli spostamenti residenziali, cioè da casa a casa.
I DATI ABRUZZESI. Tra il 16 febbraio e il 29 marzo gli abruzzesi hanno ridotto i loro spostamenti per acquisti e divertimento del 94%, soprattutto dopo l’8 Marzo, data del primo decreto nazionale #iorestoacasa, anche se qualcuno aveva iniziato da qualche giorno a restare in casa.
Per la spesa alimentare e farmaceutica la diminuzione degli spostamenti è invece dell’84% rispetto alla media, dato che entrambi i tipi di spostamento rientrano tra le attività di prima necessità consentite dal Governo.
Interessanti i dati sulla mobilità verso parchi, giardini, spiagge, ecc.: è vero che in Abruzzo si sono ridotti dell’89%, ma meno rispetto alla media nazionale del 90%. Inoltre tanti abruzzesi hanno continuato a frequentare spazi “proibiti” anche dopo l’8 Marzo. La vera stretta c’è stata solo due settimane dopo.
Drastico calo della mobilità nelle stazioni di transito (bus, treni, aeroporto), con -90% appena una settimana dopo il lockdown dell’8 Marzo, segno che nella settimana successiva ai decreti molti abruzzesi sono rientrati in Regione.
Per ciò che concerne invece gli spostamenti per motivi di lavoro (-63%), si deduce che un abruzzese su tre sta ancora lavorando durante l’emergenza, con un aumento soprattutto verso la fine di marzo dopo il calo dell’8 Marzo.
Infine gli spostamenti da casa a casa: sono aumentati del 24% nonostante i limiti del governo sui “motivi di necessità”. Inoltre il dato risente della maggiore presenza degli abruzzesi (o italiani in generale) in casa, dato che molti dispositivi digitali si geolocalizzano in casa, quando vengono accesi.