TERAMO – (alessandro misson) Qual è il reale impatto dell’epidemia di Coronavirus sulla società italiana, abruzzese, teramana? Tra i numeri snocciolati ogni giorno dalla Protezione Civile nazionale e da quella regionale (positivi, attualmente positivi, ricoverati, deceduti e guariti), che fanno tutti affidamento sui tamponi eseguiti ed analizzati, per tentare di comprendere davvero l’impatto dell’epidemia sulla società italiana, c’è chi ha pensato bene di mettere a confronto i dati più incontrovertibili al momento disponibili tramite l’Istat: il numero dei decessi.
La rivista Wired (https://www.wired.it/) lo ha fatto, confrontando il numero settimanale di decessi di quest’anno nel periodo che va tra l’11 gennaio e il 28 marzo, e il numero di decessi medi nello stesso arco temporale ma relativo ai cinque anni precedenti (2015 – 2019).
ITALIA. Mettendo a confronto la mortalità tra gennaio e marzo di quest’anno (linea rossa) con quella media dei cinque anni precedenti (linea bianca), si scopre che in Italia l’aumento esponenziale dei decessi settimanali si vede eccome, con un indice di decessi triplicato rispetto alla media a partire dalla fine di febbraio. Il picco del 2020 è stato registrato nella settimana tra il 14 ed il 21 con 9.189 decessi. Nei cinque anni precedenti la media era stata invece di 3.532,2 decessi. Durante l’epidemia di Covid 19 i decessi sono stati dunque tre volte maggiori rispetto ai cinque anni precedenti, anche se non è possibile attribuire l’intera differenza al Coronavirus.
ABRUZZO. E in Abruzzo come sta impattando l’epidemia? Secondo i dati aggregati a livello regionale, la differenza è meno marcata, anche perché i casi di Coronavirus sono stati reletivamente minori rispetto alle regioni del Nord Italia. Eppure l’incremento è visibile lo stesso, con un numero di decessi raddoppiato rispetto ai cinque anni precedenti: nella settimana dal 21 marzo al 28 marzo, ad esempio, quest’anno sono stati registrati poco meno di 60 decessi, a fronte di poco più di 30 dei cinque anni precedenti. In particolare la curva dei decessi mostra due picchi discordanti, nel quale è sensibile l’aumento dei decessi nel 2020 rispetto alla media 2015 – 2019: nelle settimane tra il 25 gennaio e l’8 febbraio, e stabilmente nelle settimane tra il 22 febbraio e il 28 marzo. Proprio alla fine di marzo i dati sembrano però tornare verso un riallineamento.
TERAMO. E in provincia di Teramo come sta andando? I dati Istat sono ovviamente inferiori per numero perciò più sensibili a variazioni significative per le stesse unità dii tempo. Eppure l’impatto del Coronavirus si vede eccome sulle statistiche dei decessi: quest’anno il numero di decessi è stato superiore alla media dei cinque anni precedenti tra il 25 gennaio e l’8 febbraio; e dal 22 febbraio fino al 28 marzo è stato più del doppio. Da quel momento in poi, però il numero dei decessi di quest’anno è sceso al di sotto della media degli anni precedenti.