CASTELLALTO – La cifra di quanto fosse amato e quanto il suo carattere mite e la sua umanità avesse coinvolto tutti, la scomparsa di don Igor Di Diomede l’ha fatta intendere oggi a qualche giorno dalla sua scomparsa ad appena 41 anni. Lo strappo alla regola della rigidissima procedura anti Covid riservata alle esequie, ha regalato un ultimo simbolico abbraccio delle comunità di Castelnuovo, dove Igor era parroco, e di Notaresco, dove era nato e dove da questo pomeriggio riposa. Dappertutto applausi al feretro che ha percorso con un piccolo corteo le strada della popolosa frazione di Castellalto, oggi in lutto cittadino, e ancor più dinanzi alla ‘sua’ chiesa dove i parrocchiani dell’Azione Cattolica di Castelnuovo Vomano gli hanno tributato un caloroso ‘Grazie per aver camminato con noi’ con uno striscione sul sagrato della chiesa. Il vescovo Lorenzo Leuzzi ha impartito alla salma la benedizione, dopo aver recitato il Padre nostro, e subito dopo il fugace saluto del sindaco Vincenzo Di Marco ha anticipato il trasferimento a Notaresco, dove lo attendevano i compaesani per l’ultimo sluto prima della tumulazione nel cimitero. I cittadini hanno rispettato la raccomandazione del primo cittadino di non uscire ma di accogliere il passaggio di don Igor ai balconi e alle finestre, esponendo il tricolore: un saluto commovente quello consegnato al corteo, che ha sfilato tra i palloncini bianchi e gialli sistemati per strada. L’addio è stato festoso, come festoso era il carattere di don Igor, che aveva salutato per l’ultima volta la sua amata comunità con un videomessaggio in occasione della Santa Pasqua (che potete vedere in questa pagina): a Valle San Giovanni, frazione di Teramo dove era stato parroco prima di trasferirsi a Castelnuovo, oggi pomeriggio le campane della chiesa, per salutare l’ultima volta il caro don Igor, hanno suonato a festa in concomitanza con il corteo organizzato a Castelnuovo.
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