Riaperto il cortile del Rettorato per la presentazione del progetto esecutivo. Tra un anno la gara europea, intanto via alle demolizioni parziali
TERAMO – La Fase 3 dopo il lockdown rimette in moto il cantiere della casa dello studente, nell’ex Rettorato di viale Crucioli. L’occasione per ripartire è data dalla presentazione del progetto esecutivo, che ha fatto riaprire le porte dell’antico edificio, già sede dell’ospedale cittadino, alla presenza del Governatore Marco Marsilio e di altre autorità istituzionali.
La relazione del direttore Antonio Sorgi ha permesso di riprendere le fila di un discorso mai abbandonato e che corre sui binari dell’operatività, pur lottando con la difficoltà di far quadrare. conti di un’opera che vale circa 14 milioni di euro e che dispone al momento di poco meno di 10. Uno dei primi effetti della corsa al ‘risparmio’ è la rinuncia al centro sportivo, almeno per il momento: gli 800mila euro (circa) necessari al momento non sono disponibili.
Sicuramente entro un anno, dunque a luglio del prossimo anno, dovrebbero partire i lavori della residenza universitaria vera e propria: il progetto esecutivo è stato presentato ai primi di marzo a Cassa Depositi e prestiti con cui il 28 dicembre si dovrebbe firmare la convenzione: nel frattempo il 29 giugno è stata avviata la procedura di gara che scadrà il 15 luglio, il cui sorteggio tra 30 ditte avvierà la fase della demolizione di alcune parti dei tre vecchi edifici.
I lavori avranno durata di 24 mesi e dunque è presumibilmente che si concluderanno nel luglio del 2023 e trascorsi i sei mesi per gli allestimenti, i primi studenti entreranno nella nuova casa dello studente a fine anno o al massimo all’inizio del 2024.
Per riuscire a fare economia e sfruttare al massimo il valore degli oltre 9 milioni a disposizione, l’Adsu ha deciso di ‘spacchettare’ i lavori: “Non più un general contractor – ha detto il direttore Sorgi – bensì gare specialistiche come quelle per la demolizione, per il verde, per la prefabbricazione, gli infissi e altro. D’altronde il Miur non poteva, tecnicamente, conderci di più dei 9 milioni: il centro sportivo è comunque nel progetto esecutivo e contiamo di muoverci in un immediato futuro per avere anche questo“.