L’ennesimo intervento del Cnsas in una settimana record per i soccorsi in quota
PIETRACAMELA – Un altro intervento di soccorso ha impegnato gli uomini del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleo, assieme al personale sanitario e tecnico dell’eliambulanza del 118, sul Gran Sasso teramano. E’ servito per riportare a valle una alpinista di 40 anni infortunata ad un ginocchio mentre percorreva la strada ferrata che porta al Rifugio Franchetti, il più alto tra quelli situati sul Gran Sasso, a quota 2.433 metri.
Quello del Franchetti è stato l’ennesimo di una settimana-record per gli interventi di soccorso per il Cnsas. A questo e ad un altro sul Monte Amaro, si aggiungono i quattro recuperi di ieri, sabato 1° agosto: all’alba i due alpinisti romani appesi sulla parete di Pizzo Intermesoli; nel pomeriggio è stato recuperato un escursionista di 70 anni pugliese sul Monte Pizzoli, sul versante teatino della Majella; sempre nel pomeriggio recuperata una ragazza infortunata ad un ginocchio tra il Rifugio Franchetti e la Sella dei Due Corni, sul versante teramano del Gran Sasso: lei aveva scaricato l’App di geolocalizzazione Georesq, gratuita per gli iscritti al Cai e raccomandata dal Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo; infine un’altro recupero sempre grazie alla geolocalizzazione dell’App Georesq nella zona di Sulmona.