“Ciao Tabù, ragazzo speciale”. Uno striscione pieno di dolore per Stefano

La morte in piscina dell’operaio 33enne di Miano. Mercoledì l’autopsia

TERAMO – Sarà l’autopsia, in programma mercoledì mattina all’obitorio dell’ospedale di Fermo, a tentare di chiarire le cause del decesso di Stefano Pirocchi, detto ‘Tabù’, il 33enne operaio di Miano trovato senza vita sul fondo della piscina di una villa di amici, a Sant’Elpidio a Mare, sabato sera.

Al momento per gli inquirenti, le ipotesi più accreditate sarebbero riconducibili a un malore improvviso o ad una possibile congestione che potrebbe aver colto il 32enne mentre era in acqua o a bordo piscina, dove potrebbe essere accidentalmente caduto in seguito. 

Pochi minuti prima del ritrovamento del ragazzo, infatti, uno degli amici presenti alla festa, aveva parlato con lui, definendolo sorridente e sereno e che nulla faceva presagire una simile tragedia. Gli amici, sentiti dai carabinieri, hanno anche riferito che Stefano non sapeva nuotare. Pirocchi avrebbe compiuto 33 anni ad ottobre, si era diplomato all’Istituto scolastico Di Poppa di Teramo: un ragazzo cui tutti volevano bene e la cui scomparsa ha gettato nello sconforto tanti amici.

Ragazzi e ragazze di Teramo, compagni e compagne accomunati dal dolore di questa morte hanno voluto esprimere il proprio cordoglio con uno striscione affisso lungo corso San Giorgio: “Anche il cielo piange. Ciao Tabù, ragazzo speciale” è stato il loro affettuoso abbraccio a Stefano.