L’operaio 33enne morto in piscina nelle Marche non è annegato
TERAMO – Sarebbe stato un malore, secondo quanto accertato dall’autopsia eseguita ieri nelle Marche dal medico legale Alessia Romanelli sulla salma di Stefano Pirocchi, l’operaio 33enne di Miano, morto in nella piscina di una villa di Sant’Elpidio a Mare, sabato scorso.
A confermare questa ipotesi ci sarebbe il particolare che il giovane non avesse acqua nei polmoni, dettaglio che escluderebbe dunque la morte per annegamento. Dai primi test è stato escluso anche che il 33enne come gli altri invitati alla cena avessero assunto stupefacenti. Nel fascicolo d’inchiesta non ci sono indagati.
La salma del giovane teramano è rientrata nel pomeriggio di ieri dalle Marche ed è stata esposta fino alle 23 nella sala funeraria Petrucci a Villa Pavone, dove lo sarà anche questa mattina dalle 8. Nel pomeriggio i funerali, in programma alle 17 a Miano, in piazza, perché nella frazione teramana la chiesa non è agibile per il terremoto.