L’Uci potrebbe ripiegare sull’Abruzzo dopo la rinuncia forzata alla Svizzera. Le gare il 26 e 27 settembre
TERAMO – “Sì, l’Abruzzo può sognare un qualcosa di storico“. Lo dice l’assessore regionale allo Sport, Guido Liris, che ha portato sul tavolo della giunta la delibera, approvata, con cui formalmente l’Abruzzo si candida a ospitare i mondiali di ciclismo su strada che si svolgeranno dal 24 al 27 settembre prossimi.
Il Consorzio ‘Costa dei parchi’ ha proposto la candidatura di Alba Adriatica e della Val Vibrata.
“Sarebbe un traguardo di proporzioni inimmaginabili per la nostra terra – dice Liris che ha condotto l’operazione fin dal primo momento -, con ricadute importanti sull’economia e sul turismo oltre che, ovviamente, sulla promozione dell’immagine. Devo ringraziare il governatore, Marco Marsilio, con cui, come sempre, ho lavorato spalla a spalla e in cui ho trovato il consueto sostegno incondizionato; il consigliere regionale della Lega, Emiliano Di Matteo, con cui si è attivata una proficua e strettissima collaborazione; gli operatori economici e turistici della Val Vibrata, che hanno offerto la loro competenza e la loro disponibilità per un progetto ambiziosissimo. Attendiamo con fiducia il verdetto del prossimo 1 settembre, convinti di avere tutte le carte in regola per portare in Abruzzo un evento destinato a restare nella storia della regione“.
L’Italia è favorita nell’assegnazione del mondiale, soprattutto per ragioni Covid, visto che nelle altre nazioni la recrudescenza del virus sta creando molti problemi: l’Uci sta cercando disperatamente di non far saltare la manifestazione iridata che ‘vale’ 8 milioni di euro, dopo la rinuncia forzata alla località svizzera di Aigle-Martigny.
Si sta pensando per questo anche a una versione leggera, ridotta ad appena due gare al posto delle previste 11: le prove in linea per i professionisti uomini e donne, sabato 26 e domenica 27 settembre. Con l’Abruzzo e la Val Vibrata, in lizza ci sono anche la Toscana, Varese e imola.