Due ministri diffidano Marsilio. La replica: “48 ore di anticipo non stravolgono nulla”

Boccia e Speranza lo invitano a revocare l’ordinanza per il rischio potenziale

TERAMO – “Non cerco lo scontro istituzionale: collaboro e continuerò a collaborare con correttezza con il governo. Penso che il governo abbia fatto una interpretazione sbagliata delle norme e delle tempistiche che non tengono conto dei dati reali. Non sono un irresponsabile. Ho anticipato la zona rossa. Penso che bisogna essere seri: quando c’è pericolo si adottano soluzioni di salvaguardia, anche le più drastiche. Quando però i dati ci dimostrano che la situazione è sotto controllo torniamo ad aprire in sicurezza. Non credo che 48 ore di anticipo nell’apertura dei negozi possano stravolgere la situazione sanitaria del nostro territorio. La nostra regione è nella media nazionale.

Così Marco Marsilio, presidente della regione Abruzzo poco fa su Rai Radio1 all’interno del programma “Che giorno è”. Il suo intervento è arrivato all’indomani della firma dell’ordinanza con cui ha revocato la zona rossa, istituendo la zona arancione ma soprattutto dopo aver ricevuto la lettere congiunta di due ministri, che lo invitano a sospendere il provvedimento.  

Francesco Boccia e Roberto Speranza, infatti, lo invitano e lo diffidano “a revocare ad horas l’ordinanza regionale ricordandole le gravi responsabilita’ che potrebbero derivare dalle misure da lei introdotte riguardo alla salute dei cittadini“.