Arrivate altre 1.170 dosi: via alle vaccinazioni dal 2 gennaio

Si comincerà dal personale dei reparti Covid degli ospedali con 9 team di vaccinatori

TERAMO – Comincerà sabato la seconda fase della vaccinazione anti Covid, dopo il vax day di domenica 27 dicembre. 1.170 dosi di vaccino Pfizer previste come prima dotazione per la ASL di Teramo, sono state consegnate in giornata alla direzione strategica aziendale e subito stoccata nei frigoriferi a -80 del presidio ospedaliero Mazzini.
Secondo il programma stabilito, le inoculazioni saranno organizzate nei reparti Covid di medicina, pneumologia, malattie infettive, rianimazione e pronto soccorso degli ospedali di Teramo, Atri e Giulianova e nel solo pronto soccorso di quello di Sant’Omero. Spetteranno ai medici, agli infermieri e agli operatori socio sanitari, in totale circa 660 persone.

Per far fronte alle operazioni di vaccinazione, il direttore generale Maurizio Di Giosia e quello sanitario Maurizio Brucchi, hanno rinforzato le squadre di vaccinati che sono passate da 6 ad almeno 9, che saranno suddivise per numero di operatori nei rispettivi ospedali.

Una volta chiuso questo primo giro, a vaccinazione toccherà al personale sanitario degli altri reparti di tutti i presidi, poi a quelli dei distretti sanitari di base e delle strutture per anziani e questi ultimi saranno anch’essi vaccinati.

La dotazione per la ASL di Teramo fa parte del totale di 9.360 dosi consegnate alla Regione Abruzzo: 2.340 sono state assegnate alla All di Pescara e L’Aquila-Avezzano-Sulmona, 3.510 a quella di Lanciano-Vasto-Chieti.

“Il nuovo anno – ha commentato l’assessore regionale alla salute Nicoletta Verì – si apre, dunque, con l’entrata nel vivo della più grande campagna vaccinale di massa degli ultimi decenni, che ci auguriamo possa farci presto uscire da quest’incubo con cui conviviamo ormai da 11 mesi. Voglio ribadire ancora una volta, però, che l’avvio delle vaccinazioni non deve farci abbassare la guardia: non possiamo infatti allentare in alcun modo le precauzioni per limitare il contagio dal Coronavirus, che al momento rappresentano ancora il mezzo più efficace per tutelare la nostra salute e quella dei nostri cari”.