Il Comune di Pineto aveva fatto ricorso: illegittima la designazione della Regione
PINETO – L’elezione dell’avvocato Pietro Palozzo alla presidenza del Consiglio di amministrazione dell’Area Marina Protetta è una violazione dello statuto. Così hanno deciso i giudici della prima sezione del Tribunale amministrativo regionale per l’Abruzzo accogliendo il ricorso presentato dal Comune di Pineto.
Materia del contendere era la deliberazione dello scorso 17 novembre scorso con cui il Cda aveva eletto alla presidenza il componente designato dalla Regione Abruzzo, detentore del solo 15% delle quote del Consorzio e che secondo quanto previsto dall’articolo 19 dello statuto, non aveva titolo per farlo.
L’atto costitutivo dell’AMP ha contemplato uno Statuto – approvato dalla Regione Abruzzo, dalla Provincia di Teramo e dai comuni di Silvi e Pineto – in cui è stabilito che la presidenza del Cda sia in capo ai due comuni su cui ricade l’Area Marina, ovvero Pineto e Silvi in alternanza, enti che hanno anche le maggiori quote, come ricordato dai giudici del TAR.
Essendo stato il Presidente uscente designato dal Comune di Silvi, stavolta questo incarico doveva essere affidato a una figura tra quelle designate da Pineto, ovvero Fabiano Aretusi e Giuseppe Gentile.
Una sentenza salutata favorevolmente dal Presidente dell’Assemblea dell’AMP, nonché Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, sia per i contenuti che per le tempistiche del Tar, che aveva già concesso la sospensiva: “E’ risultato evidente come una persona abbia imposto, in spregio alle vigenti disposizioni normative, la propria nomina all’interno di un Cda, votato dai consiglieri designati dal centro destra, mettendo in forte imbarazzo tutti gli enti consorziati. Quanto accaduto, ovviamente, fa riflettere. La speranza è che al più presto venga convocato il Cda per procedere a una regolare elezione del Presidente, l’estate si sta avvicinando, abbiamo bandi pronti che devono essere portati avanti e occorre rendere operativa questa realtà quanto prima”.