L’Ateneo aderisce alla campagna di Amnesty. L’assessore Maranella porta avanti la richiesta di cittadinanza onoraria
TERAMO – Il Campus universitario Aurelio Saliceti sarà illuminato di giallo fino alla liberazione di Patrick Zaki, il giovane studente egiziano dell’Università di Bologna arrestato all’aeroporto del Cairo nella notte tra il 7 e l’8 febbraio di un anno fa.
In questo modo l’Università di Teramo – in linea con la campagna proposta da Amnesty International – vuole mantenere alta l’attenzione sulla vicenda di Patrick Zaki, accusato dal governo egiziano di propaganda sovversiva su Facebook, ma anche su quella ancor più triste di Giulio Regeni, il giovane dottorando italiano torturato e ucciso in Egitto tra gennaio e febbraio 2016.
Infatti al Rettorato e nel Polo ‘Silvio Spaventa’ sono stati allestiti – su iniziativa del Consiglio degli studenti dell’Università di Teramo – due pannelli di 3×4 metri con l’immagine della street artist Laika che ritrae Giulio Regeni che abbraccia Patrick Zaki, con la frase “Questa volta andrà tutto bene!”.
Già a luglio 2020 il Senato Accademico di UniTe aveva deliberato di unirsi alla richiesta di rilascio di Zaki. A gennaio 2021, inoltre, l’Ateneo teramano ha appoggiato e condiviso l’iniziativa della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) che ha inviato alle autorità egiziane, in particolare al presidente Abdel Fattah al-Sisi, la richiesta di scarcerazione di Patrick Zaki. Queste iniziative dell’Universita’ di Teramo sono state presentate in mattinata nel corso di una speciale puntata di Pausa Caffè, programma mattutino di RadioFrequenza.
Ospiti il rettore Dino Mastrocola, Antonio Marchesi docente di Diritto internazionale ed ex presidente di Amnesty International e Martina Maranella, assessore al Comune di Teramo, che sta portando avanti la richiesta di cittadinanza onoraria per Patrick Zaki.