Neanche la novità (utile) della Biblioteca Delfico sfugge alla crisi giovanile da lockdown
TERAMO – L’apprezzabile iniziativa, della collocazione in via Delfico del box per la restituzione dei libri presi in prestito della Biblioteca Delfico (sostenuto con fondi della Regione), ha suscitato in poche ore una acceso dibattito, come sempre accade a Teramo e nella dimensione provinciale, in cui tutti sono autorizzati a buttare discredito su qualsiasi cosa.
Polemiche e critiche sul colore, sulla posizione, sulla forma del box, perfino sull’apparente superficialità con cui è stato sistemato, sopra una pezza d’asfalto (che verrà sostituita da un basamento): si è detto di tutto e di più, in poche ore. Ma che diventasse adesso anche un cestino per rifiuti…
Anche il box, a quanto sembra dalle foto scattate questa mattina, non è sfuggito alla crisi da lockdown, a quel fenomeno che nel fine settimane dissemina la città e il centro storico in particolare, di bande e assembramenti di giovani… assetati e affamati, che sono arrivati anche ad anticipare l’orario dell’aperitivo serale alle 15 pur di aggirare l’ordinanza sindacale sul divieto di consumare e bere sul suolo pubblico.
C’era per da immaginarselo, in una città dove il degrado e l’inciviltà stanno raggiungendo punte parossistiche.