Le contraddizioni delle ordinanze: il bar ‘paga’ perchè c’erano dei clienti che consumavano all’esterno
TERAMO – Come ogni sabato, dallo scorso metà marzo, i consueti controlli delle forze dell’ordine hanno mietuto ‘vittime’ tra i bar del centro storico: verbali e multe, ma anche chiusure. Mentre orde di ragazzini ‘assetati’ dalle restrizioni Covid si accalcano sul lungofiume, altri addirittura trasportando casse di birra (acquistate nei supermercati) fino a piazza Sant’Anna eludendo i controlli, si leva la protesta degli esercenti.
Il bollettino stavolta parla di chiusura temporanea per il bar Makkiato di Circonvallazione Ragusa, multe per il gestore del bar dell’Olmo ospitato nei locali del bar Iskra in via Costantini e per Beer Bang, quest’ultimo per aver posizionato un bancone all’esterno del locale.
“È sempre più difficile fare il nostro lavoro – sostiene Sergio Bruno di Makkiato -. Proviamo a farlo rispettando fino in fondo le regole. Siamo in ginocchio da oltre un anno, con due attività una delle quali chiusa da mesi ormai e ora siamo anche costretti a controllare cosa succede fuori dal locale“. La polemica è rivolta a quando contestato nel verbale degli agenti della polizia locale: all’esterno del locale alcuni clienti stavano consumando qualcosa acquistato poco prima: ma fin dove arriva la responsabilità degli esercenti?
Bruno sottolinea le contraddizioni insite nei decreti e nelle ordinanze: “Tutto ciò mentre, ad esempio, proprio oggi, a Teramo, c’era il mercato dove la gente poteva mangiare un panino o prendere il caffè in mezzo alla folla tipica del mercato. E questa non vuol essere un’accusa agli altri colleghi commercianti che, come noi, provano a sopravvivere, ma semplicemente a una evidente confusione per tutti su quali siano le regole da far rispettare.
L’unica speranza è che tutto ciò finisca il più presto possibile. La salute collettiva viene prima di tutto, ma il lavoro è importante e noi e i nostri dipendenti siamo in serie difficoltà”.