Un rigore dopo 8 minuti e pratica chiusa nel primo tempo (2-0): nella ripresa il portiere avversario nega il gol ai biancorossi
TERAMO – Al secondo turno dei play-off non va la squadra migliore, ma quella che nell’arco dei 90′ ha saputo concludere a rete e metterla dentro. Ed è il Palermo, non il Teramo. Il 2-0 del ‘Barbera’ matura nel primo tempo, ad inizio e fine di frazione i rosanero mettono al sicuro il punteggio che serve loro per proseguire nel cammino del post-season.
E’ vero che il vantaggio dopo 8′ arriva su un rigore generosissimo concesso dall’arbitro per un mani in area di Lasik su una conclusione ravvicinata di Valente, ma almeno sotto il profilo psicologico il Teramo non è sembrato subire troppo il colpo, mantenendo però solo il possesso territoriale. L’unico grido soffocato in gola per un’azione d’attacco degna di tale nome è stato provocato infatti dal provvidenziale intervento di un difensore palermitano su Costa Ferreira in corsa e ‘imboccato’ da Bombagi. Niente altro fino al raddoppio arrivato sul finire del tempo, con una rovesciata nell’area piccola di Luperini (foto: teramocalcio.it)
Nella ripresa, con Nyeremateng al posto di Birligea, infortunatosi di nuovo sullo stesso campo e con le stesse modalità, il Teramo è sembrato più volitivo: Costa Ferreira chiama due volte Palagotti a superarsi, Bombagi lo salta ma mette a fil di palo, Kyeremateng reclama un rigore e Ilari viene fermato per un dubbio fuorigioco.
Il risultato però non si schioda e il Teramo esce dal settimo play off della sua storia.