Per il direttore sanitario Brucchi l’incidenza è più alta tra Tortoreto e Martinsicuro. Vaccinato il 66% della popolazione teramana
TERAMO – C’è un rischio di ritorno in zona gialla per l’Abruzzo? Secondo il direttore sanitario della Asl di Teramo, Maurizio Brucchi, l’ospedalizzazione è ridotto al minimo ma resta alta la guardia sui contagi, soprattutto sulla diffusione della variante Delta, che fa sì che l’Abruzzo sia al quinto posto in Italia.
“La provincia di Teramo subisce l’influsso delle vicine Marche – dice Brucchi – che è regione dove la variante indiana è molto diffusa e per questo noi registriamo una maggiore incidenza sulla costa al confine, da Villa Rosa e Martinsicuro ad Alba Adriatica e Tortoreto. Ritengo che sia doveroso però, prima di parlare di ritorni a diverse situazioni di colorazione, di accelerare la riflessione sulla modifica dei parametri di valutazione, perché ad esempio la vaccinazione, laddove è diffusa, incide sensibilmente sulla diminuzione dei ricoveri e noi questo parametro lo abbiamo più che ottimo. Certo bisogna anche conservare le buone abitudini sul distanziamento e la mascherina nei luoghi affollati e alcune situazioni di assembramento viste di recente non aiutano”.
L’occasione è dunque utile per ribadire l’importanza di concludere il ciclo di vaccinazione o di recarsi a ricevere la prima somministrazione, “perchè – ha aggiunto Brucchi – il virus circola e se lo incontriamo da vaccinati evitiamo di sviluppare una polmonite e di andare in ospedale”.
La provincia di Teramo al momento è al 66% di popolazione che ha ricevuto il vaccino: “L’obiettivo – conclude il referente regionale per le vaccinazioni – è di arrivare al più presto al 75%, entro la fine dell’estate”.