Nessuna segnalazione all’ingresso della superstrada, il traffico verso il capoluogo blocca anche l’altro
MOSCIANO – Nell’ordinanza dell’Anas che chiude la Teramo-Mare da questa mattina alle 6 fino alle 20 del prossimo 9 ottobre, ci sono 25 destinatari in indirizzo, tra Enti, Forze dell’ordine, ditte interessate ma non chi avrebbe dovuto saperlo più degli altri, ovvero gli automobilisti che questa superstrada la percorrono quotidianamente per motivi di lavoro in particolare.
L’Anas stavolta l’ha fatta grossa e la mattinata di caos che ha fatto registrare fino a un’ora e mezza di percorrenza per l’ultimo tratto di circa 4 chilometri, ne è testimonianza. I social sono impazziti per post e foto e filmati di auto e Tir in colonna, una rotonda di Mosciano che sembrava un gigantesco parcheggio di auto, ferme senza riuscire ad andare in avanti nè indietro.
Tutto questo perché le imprese incaricate di rifare il fondo stradale del tratto in direzione Teramo tra l’innesto a Mosciano (zona Amadori tanto per intenderci) e lo svincolo di Villa Zaccheo compreso, hanno aperto. il cantiere e l’Anas ha chiuso l’entrata in questa direzione. Il risultato? Chi proveniva da Giulianova o dall’autostrada A14, ovvero dalla vecchia statale Teramo-Giulianova, dopo essere arrivati fino alla rotonda ha trovato sbarrato l’ingresso verso Teramo. Le conseguenze sono state immediate: centinaia e centinaia di mezzi ingorgati sulla rotatoria, tra chi rigirava e chi proveniva da Teramo in direzione Mare.
Un caos che ha paralizzato anche il parallelo vecchio tracciato della statale 80. Una chiusura per niente o poco pubblicizzata e che gli stessi comuni destinatari dell’ordinanza Anas non hanno fatto sapere: il mix è stato micidiale, con effetti terrificanti sul traffico.