L’operazione dei carabinieri ha permesso di scoprire erogazioni indebite per 327mila euro. Controllate 1.059 famiglie
TERAMO – Nell’ambito dei controlli sul reddito di cittadinanza in Abruzzo i carabinieri di Teramo hanno controllato complessivamente 1.059 famiglie (pari al 25% del totale delle 4.306 beneficiarie presenti in provincia), riscontrando irregolarità nel 6% dei casi.
A illustrare i dati il comando provinciale di Teramo, che evidenzia come al termine degli accertamenti siano state denunciate 65 persone (16 residenti a Teramo, 11 a Martinsicuro, 10 a Giulianova, 9 ad Alba Adriatica, 7 a Roseto e i restanti 12 tra Notaresco, Mosciano, Castellalto, Montorio, Crognaleto, Morro D’Oro e Silvi) per persone falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e false dichiarazioni per ottenere il beneficio.
Dei 65 denunciati sono 20 italiani e 45 stranieri (29 comunitari e 16 extracomunitari). Le indagini hanno permesso in particolare di accertare l’indebita erogazione di 367.322 euro. Tra i casi di indebita percezione accertati quello di un cittadino albanese, separato con figli, che all’atto della presentazione della domanda per la concessione del beneficio, nell’ottobre 2019, aveva dichiarato di essere residente a Teramo. In realtà, dagli accertamenti svolti, è poi risultato che il soggetto in questione era emigrato per il paese di origine nel marzo del 2018 e aveva quindi indebitamente ottenuto, da aprile a settembre 2020, la somma di 1.500 euro.