La capolista affonda nei problemi dei biancorossi: sbaglia anche un rigore e centra due traverse. E la truppa di Guidi sta a guardare
TERAMO – E’ difficile dire se ci sono (brocchi) o ci fanno. Perchè spiegare una sconfitta come quella di oggi a Reggio Emilia è difficile anche per il miglior equilibrista che lo fa per professione. Il 5-0 rimediato sul campo di una delle due capoliste (che poteva essere 6-0 se il rigore di Zampagna non fosse finito fuori o anche 8-0 se i due pali non si fossero sostituiti ai giocatori biancorossi) lancia un allarme ben preciso: intanto che la squadra che ad inizio campionato aveva raccolto applausi e giudizi positivi si è sciolta come neve di primavera e che quando Guidi parla di blocco mentale dovrebbe rivedere questo assunto cercando invece di capire perchè qualche giocatore in campo tiri il piede indietro troppo spesso, se in campo ci scende.
A memoria di tifoso non si ricorda una stagione in cui, nel solo girone di andata, il Teramo rimedia già tre sconfitte per 4-0 e una per 5-0. Gioventù, inesperienza, cicloni giudiziari… nemmeno San Berardo ha impedito che questa squadra si presentasse già battuta al Mapei Stadium.
Da raccontare della partita c’è veramente poco da parte biancorossa, se non che ad un certo punto sembrava essere dentro Fort Apache. Il primo tempo di è concluso 3-0 con la doppietta di Lanini (due gol quasi fotocopia, con la difesa e il portiere ‘bucati’ da potenti tiri dalla distanza) e poi la testa di Cremonesi a correggere un rete un traversone, in posizione che a rivederla più volte sembra sempre di fuorigioco. In mezzo un rigore che Zampagna, con Perucchini spiazzato, ha tirato a fil di palo, fuori.
Nella ripresa ti aspetti che il Teramo reagisca, che tiri fuori un pò di orgoglio per cercare almeno la rete della bandiera, nell’impossibilità di ribaltare il risultato, ormai quasi sancito. Invece, dopo una tiro a giro dal limite di Birligea che sfiora l’angolo lontano, trovi una Reggiana ancor più affamata, che affonda come una lama nel burro: e arrivano il quarto (ancora Cremonesi al 51′) e il quinto gol (Neglia al 91′!) e tra i due anche la seconda traversa della partita. Chiudiamola qui, meglio. E pensiamo non solo alla classifica che grazie ai risultati favorevoli, almeno questi, reggono il Teramo ancora davanti a quattro squadre sul fondo della classifica ma anche all’impegno pre-natalizio di mercoledì in casa contro l’Entella.