Una cerimonia per l’estrazione di una prima pietra dei due edifici che saranno demoliti dopo decenni di attesa
TERAMO – Con la estrazione di una pietra dal muro di uno dei due palazzi che incombono sul teatro romano d’Interamnia e che fino ad oggi ne hanno impedito qualsiasi intervento di riqualificazione, il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto oggi pomeriggio ha dato il via ai lavori di abbattimento di casa Salvoni e palazzo Adamoli.
L’amministrazione comunale ne ha voluto fare un evento celebrativo proprio sull’area del reperto romano, a testimonianza del valore storico del momento che dà l’avvio al tanto ateso recupero del manufatto di epoca augustea.
Tra gli ospiti dell’avvenimento oltre alle autorità istituzionali e al vescovo di Teramo-Atri, rappresentanti della Sovrintendenza, gran parte della giunta comunale e i rappresentanti di Teramo Nostra, Piero Chiarini e Sandro Melarangelo, l’associazione che negli anni -sostenendo anche gli interventi di Marco Pannella – si è battuta perché procedesse, oltre gli intoppi politici e burocratici, l’iter del progetto.
Un progetto che si è concretizzato soltanto con l’avvento della nuova amministrazione che ha fissato come uno degli obiettivi prioritari questa opera.
Nei prossimi giorni si procederà con lo smontaggio manuale dei due palazzi che verrano rimossi completamente nell’arco di circa sei mesi.
Domani su R115 potrete seguire i servizi con le testimonianze che faranno poi parte di uno speciale che andrà in onda mercoledì prossimo alle ore 21.