A una settimana dall’exploit di Pesaro i biancorossi, sempre sotto pressione, tornano a perdere. Gli avversari trovato la rete al 93′ con il nuovo entrato Lombardi che ha seminato la difesa. Espulso Forgione
TERAMO – E meno male che il Teramo dal mercato aveva guadagnato più esperienza,. Come si fa a prendere un eurogol da un bravo 2002 al 94′ e perdere così cuna partita in cui era riuscito di non prendere gol nonostante la pressione avversaria e il giocare in 10?
Se lo chiedono i tifosi e il tecnico Federico Guidi che masticano ancora una volta amaro per una sconfitta (e sono 10) che arriva puntuale a spegnere gli entusiasmi di una vittoria squillante nella precedente trasferta. I biancorossi è vero che hanno giocato in 10′ per metà ripresa (l’esordiente Forgione – inserito al posto di Fiorani – rimedia due cartellini gialli in 13′ e va fuori anzitempo) ma è altrettanto vero che è stata l’Imolese a tenere sempre l’iniziativa in campo.
E se da un lato può dirsi che Perucchini ha salvato la porta in almeno due occasioni, dall’altro le occasioni da rete per il Diavolo si contano su metà delle dita di una mano: con Bernardotto in avvio di gara e con una punizione insidiosissima di Arrigoni sul finire. Poi, la ‘perla’. La panchina imolese azzecca il cambio tra due Lombardi (minuto 82, al posto di Alessandro entra Luca, classe 2002) e il nuovo entrato salta come birilli quattro teramani sulla fascia destra e due passi in area mette sul palo più lontano un sinistro da ko. E il Teramo va di nuovo al tappeto.
Post partita con le parole del tecnico Guidi (che non ha convocato Mimmo Mungo, al centro di una querelle per il trasferimento a Viterbo): «Fa molto male perdere così, avevamo concesso poco ma senza esprimere quanto facciamo solitamente, anche se in inferiorità numerica avevamo avuto qualche buona ripartenza. Detto questo la squadra oggi non mi è piaciuta, nonostante qualche ottima chance iniziale, è stata una brutta partita da parte nostra, poi in dieci uomini ci siamo ulteriormente abbassati ed il gol è a metà tra la prodezza di Lombardi e un’ingenuità nostra sul raddoppio esterno. Possiamo e dobbiamo fare di più dal punto di vista del gioco: nel secondo tempo ci siamo abbassati, l’Imolese aveva preso campo e noi facevamo fatica in uscita, cercando spesso Bernardotto con lanci lunghi alle spalle della loro linea, anche quando non era necessario. L’espulsione di Forgione, che vorrei rivedere, ha poi peggiorato il piano partita. Mercato? È giusto che ne parli la società, secondo me abbiamo ancora qualche necessità per colmare le lacune, ritengo che si stia comunque facendo il possibile per migliorare la rosa. Mungo è un leader in campo e nello spogliatoio, vedremo se uscirà, ma rimane un calciatore importante».