Dopo l’approvazione a larga maggioranza del documento economico (il più basso degli ultimi 10 anni), la maggioranza loda il percorso di risanamento e programmazione della nuova società in house
TERAMO – Potrà piacere (alla minoranza) o meno, ma i numeri parlano chiaro: il Piano economico e finanziario della Teramo Ambiente, passato con maggioranza schiacciante dei 27 presenti in consiglio (20 a favore e un astenuto), è il più basso degli ultimi 10 anni della municipalizzata dell’igiene urbana (10,359 milioni di euro). Lo ribadisce, utilizzando a buon titolo toni trionfalistici, la maggioranza comunale, che saluta il primo Pef della TeAm in house, “quello dell’era caro bollette…”, sottolineando che tutto questo “nasce da un’attività di programmazione e visione che in passato è mancata“.
Secondo la coalizione che sostiene il sindaco Gianguido D’Alberto “la programmazione e la visione, grazie a un doppio binario di interventi, hanno portato questa amministrazione a concretizzare un percorso di risanamento, rilancio e valorizzazione della Teramo Ambiente, che oggi è totalmente pubblica, andando incontro alle esigenze dei cittadini. E così, mentre tutto il resto sta aumentando – dalle bollette del gas a quelle della luce, ai prezzi delle materie prime – riceveranno bollette Tari più leggere“.
C’è un futuro di società multiservizi all’orizzonte di questa operazione di risanamento (riduzione dei costi più investimenti), secondo quanto asserisce la maggioranza: la Teramo Ambiente si candida ad essere riferimento della provincia e il recente accordo quadro con il MoTe ha “l’obiettivo di attuare nuove sinergie operative in ambiti e forme comuni per l’esercizio di attività ed interventi infrastrutturali e avviare processi condivisi di riorganizzazione aziendale delle due società“.