Sciopero di massa dei dipendenti della De Benedictis e della Rozzi e tutti sotto alla prefettura. Zanni si impegna a convocare le parti. Accuse a Quaresimale e a Canzio
TERAMO – Adesione totale allo sciopero proclamato dai sindacati del personale dipendente e delle cooperative della case di riposo De Benedictis di Teramo e Rozzi di Nereto, questa mattina. Le lavoratrici e i lavoratori assieme ai sindacati hanno popolato un picchetto in largo San Matteo che ha ricevuto la visita e la solidarietà di molti esponenti politici tra cui il sindaco Gianguido D’Alberto con l’assessore al sociale Ilaria De Sanctis e il consigliere regionale del Pd, Dino Pepe.
Una delegazione di dipendenti è stata poi ricevuta dal prefetto di Teramo, Massimo Zanni, che si è impegnato a convocare le parti in causa, al più presto, già per lunedì prossimo, per cercare di chiarire la situazione e discuterne con rappresentanti della Regione Abruzzo in particolare e il commissario regionale della Asp1 Roberto Canzio (i cui sei mesi di mandato sono scaduti ma che da voci di corridoio sembrerebbe destinato alla conferma). I sindacati in piazza hanno ricostruito anni e anni di inferno per questa struttura, che sono culminati nel recente passivo milionario al quale non è stato messo riparo: “E’ da dicembre che ascoltiamo l’assessore Quaresimale annunciare l’arrivo di 3 milioni di euro ma finora non si è vista una lira e ogni fine mese questa gente, circa 200 operatori, soffrono l’incertezza se riceveranno o meno lo stipendio, mentre il debito aumenta sempre di più facendo avvicinare il punto di non ritorno… Qui si rischia davvero la chiusura se non si interviene subito”.
Guarda le interviste realizzate al picchetto dello sciopero dei lavoratori delle case di riposo.