La celebrazione del 79esimo del sacrificio in Grecia del 25enne carabiniere originario di Nereto, medaglia d’oro al valor militare, al quale sono dedicate due sedi dell’Arma
TERAMO – Cerimonia solenne, ieri, alla Caserma Porrani del comando provinciale dei carabinieri di Teramo, per commemorare la ricorrenza del 79esimo anniversario del sacrificio del Carabiniere medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria Raffaele Porrani, al quale sono intitolate le sedi dei Carabinieri del Comando Provinciale di Teramo e della Stazione di Nereto.
Nel cortile interno del Comando di piazza del Carmine, il Comandante Provinciale, Colonnello Emanuele Pipola, assieme a Patrizia e Angelo Porrani, nipoti dell’eroico militare, al Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, e all’assessore Giacomo Mistichelli, in rappresentanza del Comune di Nereto, ha deposto una composizione floreale davanti alla targa ‘In ricordo dei Carabinieri caduti per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere Istituzioni’. L’evento, che si è svolto alla presenza di una rappresentanza di Carabinieri in servizio e in congedo, si è concluso con un momento di preghiera del Cappellano Militare della Legione Carabinieri ‘Abruzzo e Molise’, Don Claudio Recchiuti.
Il 15 luglio 1943, a Gursumizza Kalavryta (Grecia), il Carabiniere Raffaele Porrani, che aveva 25 anni immolò la propria vita nel corso di un’azione bellica. Per questo fu decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare. Era nato a Nereto, nel 1918, da Alfonso Porrani e Colomba Paolini, contadini. Secondo di 7 figli. dopo aver svolto il lavoro di contadino anche lui ed essere riuscito a conseguire la licenza elementare, nel gennaio 1939 si arruolò nella Scuola Allievi di Roma ed il 31 luglio successivo, promosso Carabiniere, fu destinato alla Legione di Firenze. Allo scoppio della guerra, venne aggregato per mobilitazione alla Legione di Genova ed assegnato al II Battaglione mobilitato, con il quale il 5 dicembre 1940 partì per l’Albania, ove prese parte ai combattimenti sul fronte greco. Alla conclusione della Campagna, nell’aprile 1941, entrò col suo reparto in Grecia e, trattenuto alle armi, partecipò alle operazioni di controguerriglia contro formazioni ribelli nel territorio occupato.