Il capolista al Senato per il Pd andrebbe riaperta anche la valutazione del 110% apportando le modifiche necessarie contro la speculazione nei territori a più grave rischio sismico
PESCARA – Sì ad un unico e uniforme quadro normativo e amministrativo che regoli l’andamento della ricostruzione post sisma, anche con l’istituzione di una struttura dedicata: concorda con la proposta, che è anche della struttura commissariale, il segretario regionale del Partito democratico e candidato al senato, Michele Fina.
In concomitanza con il sesto anniversario di quel sisma che ha portato con sè distruzione e ancor oggi la mancata riparazione dei gravi danni materiali al patrimonio edilizio abruzzese e dell’Italia centrale, Fina sottolinea che serve “un insieme di norme uniforme, chiamato a dare cornice e primo fondamentale impulso alla gestione di tutte le ricostruzioni“. Come ad esempio sul Superbonus 110 per cento: “Andrebbe riaperto il capitolo – dice Michele Fina -, con tutte le modifiche necessarie contro la speculazione, per i territori sismici più esposti, come riportato nella carta sismica nazionale: la prevenzione – aggiunge il capolista al Senato per ‘Italia Democratica e Progressista’ – è la miglior politica economica per salvaguardare le vite umane e il patrimonio culturale dei centri appenninici e non solo” .
Per Fina “le istituzioni sono chiamate a dare conto dell’andamento della ricostruzione, che troppi ritardi e rallentamenti ha scontato in una prima fase, a cui per fortuna si è posto in qualche misura rimedio in quella più recente. Per quanto riguarda nello specifico il percorso intrapreso nei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, bisogna continuare a lavorare per semplificare e facilitare il processo della ricostruzione, non disperdere quanto piuttosto rafforzare i progressi conseguiti”