Mano pesante del questore Pennella su 16 tifosi del Teramo e 4 della Rosetana, dopo i tre arresti in flagranza differita: “Non sono ultrà sono teppisti”
TERAMO – Usa la mano pesante e aggettivi senza mezzi termini il questore di Teramo nei confronti del gruppo di ultrà teramani identificati nel corso degli scontri con i tifosi locali al termine di Rosetana-Città di Teramo: sono 20 in totale i Daspo emessi nei loro confronti (4 di questi sono per altrettanti tifosi rosetani), 14 dei quali delle durata di 8 anni perchè colpiscono ultrà che già avevano ricevuto in passato provvedimenti simili e i rimanenti per 5 anni.
Tra i destinatari dei Daspo ci sono anche i tre arrestati in flagranza differita lunedì scorso e già scarcerati dopo la convalida dei provvedimenti, e che saranno processati a metà dicembre. “E’ un cancro che va estirpato – ha detto il questore alla stampa, affiancato dai dirigenti della Digos e della Divisione Anticrimine della questura di Teramo -, che offende lo stesso credo ultrà e che rischia di minare la cultura sportiva della stragrande maggioranza della tifoseria della squadra cittadina. Gli incidenti avvenuti a Roseto, al termine tra l’altro di una partita di un campionato minore come quello di Promozione – ha aggiunto il responsabile dell’ordine pubblico in provincia – è a mio avviso di estrema gravità e per questo abbiamo deciso di usare provvedimenti pesanti: questi non sono ultrà, sono teppisti che nulla hanno a che vedere con lo sport. Questi provvedimenti serviranno, perchè isolare questi teppisti è l’unico modo per estirpare il male e incoraggiare la tifoseria sana, e ce n’è tanta, a tenere lontano questa gente dal calcio”.
Tutti i tifosi ‘daspati’, a vario titolo, sono stati indagati per rissa, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale, tentata rapina (un tifoso ha tentato di sottrarre la telecamera ad un operatore della Polizia Scientifica intento a documentare gli scontri), possesso e utilizzo di oggetti atti ad offendere, travisamento in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo, lancio di materiale pericoloso e possesso di artifizi pirotecnici.
Il questore ha ricordato che i provvedimenti non sono destinati soltanto ai tifosi teramani ma che tra i 20 ci sono anche 4 rosetani e soprattutto che esiste un filo tra questi scontri e le due aggressioni all’ex presidente del Teramo, Franco Iachini, a Ioanella e in corso Cerulli a Teramo: uno dei 16 teramani ‘daspati’, infatti, è coinvolto in tutti e tre gli episodi, mentre altri due hanno partecipato anche ad una delle aggressioni a Iachini.