L’opera presentata questa mattina in Provincia dal presidente Di Bonaventura e dai sindaci di Roseto e Pineto: 1,8 milioni per 233 metri, a 7 anni dalla gara, dopo un cambio di impresa, il lockdown e la crisi ucraina
TERAMO – Sabato prossimo, 26 novembre, si chiude uno dei capitoli più lunghi della storia del Bike to coast abruzzese: viene finalmente inaugurato il ponte ciclopedonale sul fiume Vomano, al confine tra i territori costieri di Roseto e Pineto. In gara nel 2015 e appaltato alla ditta Gianforte nel 2016, il cantiere non ha visto subito l’apertura per una serie di controversie con l’impresa che porteranno alla rescissione contrattuale nel 2020 e il successivo affidamento alla ditta Facciolini. L’opera è stata finanziata con un 1,8 milioni di euro e la Provincia ha sostenuto un impegno con fondi propri di 70mila euro. Oggi la presentazione dell’evento, che sarà accompagnato anche da alcune iniziative, e il punto della situazione sullo sviluppo della mobilità sostenibile sul territorio provinciale.
E’ stato il presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura, a ripercorrere le tappe della realizzazione di questa opera, che ha vissuto tante vicissitudini e oltre alle difficoltà con le arie imprese affidatarie, ha dovuto conoscere anche i problemi legati al lockdown e alla guerra con la conseguente crisi di approvvigionamento dei materiali per la sua conclusione. Di Bonaventura ha sottolineato l’impegno dell’ente, degli uffici, dei tecnici e dell’impresa Facciolini per realizzare l’opera dopo la rescissione con la prima affidataria: “Pandemia e lockdown, quasi un anno di fermo per le imprese, poi la carenza dei materiali, quindi i ritardi del cantiere che non aveva il ferro e il legno per andare avanti e tutte le revisioni amministrative che si sono rese necessarie a uffici chiusi. Non si tratta di un semplice ponte in legno, è una vera e propria infrastruttura, pare sia la più lunga del suo genere: 233 metri con cinque campate”.
Il consigliere delegato alla viabilità e ai ponti Lanfranco Cardinale ha seguito da vicino tutti i passaggi e questa mattina ha espresso la sua comprensibile soddisfazione per vedere completata una delle opere ereditate e incagliate in mille problematiche tecniche e controversie giuridiche: ”Avrò chiuso il cerchio quando potrò vedere completato anche il nuovo ponte di Castelnuovo, anche quello sul Vomano (questa mattina in conferenza stampa era presente anche il sindaco di Castellalto Aniceto Rocci) al quale stiamo lavorando con lo stesso impegno. Oltre a tutti i nostri collaboratori voglio ringraziare anche la ditta Facciolini per la disponibilità anche nei momenti più difficili. Una squadra. Per la prima volta nella storia dei ponti abbiamo già pronta la convenzione con i Comuni per il passaggio dell’opera in maniera da evitare tutti i problemi che si sono creati in passato su chi e su come doveva fare la manutenzione. Un bella filiera di collaborazione con Pineto e Roseto chiude davvero un cerchio e vorrei sottolineare anche l’impegno a far finanziare il nuovo piano che prevede il collegamento dalla costa all’interno. Praticamente in anteprima e grazie alla collaborazione dei redattori il 26 presentiamo anche il Piano Nazionale approvato appena tre settimane fa”.
L’inaugurazione del Ponte – con i due Comuni interessati, Roseto degli Abruzzi e Pineto e l’Ente finanziatore, la Regione Abruzzo – è accompagnata da una serie di iniziative per inquadrare il nuovo contesto dal Piano nazionale strategico della mobilità (approvato appena tre settimane fa), ai finanziamenti del PNRR per finire al quadro disegnato dal Bike Coast & inside della Regione Abruzzo. Una mostra racconterà il percorso del progetto a partire dal 1997 e rimarrà esposta una settimana a Roseto per essere poi trasferita a Pineto la settimana successiva. In quella che sarà una settimana dedicata ai temi della mobilità sostenibile sono previsti anche incontri con studenti, associazioni e cittadini valorizzando, oltre il ruolo della Provincia che ha dato il via al progetto, anche quello dei Comuni che hanno realizzato le piste ciclabili fra un ponte e l’altro.
Robert Verrocchio sindaco di Pineto: “E’ anche la storia della nostra provincia, non a caso si ricorda la storia del Corridoio Verde. L’opera c’è, nonostante i ritardi, ora la pista ciclabile sulla costa è una realtà, voglio ricordare tutte le associazioni che ci sono state vicine e hanno fatto da pungolo.
Migliorerà la sicurezza e aumenterà di non poco l’appeal turistico dei nostri territori”
Mario Nugnes, sindaco Roseto: “Un’opera che ci unisce tutti, un’opera che diventerà la cartolina del territorio: dal nostro bellissimo porticciolo turistico non vedrà solo il mare e il Gran Sasso ma questa bella opera che si impone. Ora abbiamo la responsabilità tutti noi di utilizzarlo al meglio perché tutti insieme, usiamo al meglio la pista ciclabile della costa quale leva decisiva per il turismo prossimo. Ringrazio tutte le associazioni che si sono messe a disposizione per coadiuvar le iniziative tese a raccontare il valore aggiunto della mobilità ciclistica”.