Nereto. L’autopsia disposta dal Pm Rosati ha chiarito le cause del decesso di Mauro Valerii: il 65enne era uscito di notte per verificare se nel cortile di fossero i ladri
TERAMO – E’ stato un infarto a uccidere Mauro Valerii, l’operaio di 65 anni trovato senza vita, sabato scorso, nel cortile della sua abitazione in via Capo di valle. L’autopsia disposta dal pm Davide Rosati ed eseguita nel pomeriggio di ieri dall’anatomo patologo Giuseppe Sciarra, avrebbe evidenziato un quadro clinico a livello cardiologico piuttosto compromesso e i segni inequivocabili di un arresto cardiaco. Sono stati così fugati gli ultimi dubbi sulla dinamica e sulla causa del decesso.
L’uomo, secondo quanto aveva raccontato la moglie, era uscito in piena notte per verificare perchè i cani stessero abbaiando, nel timore che ci fossero i ladri. Una volta fuori, l’attacco cardiaco improvviso avrebbe fulminato l’operaio, il quale cadendo a terra aveva battuto con violenza il volto, procurandosi una emorragia dal naso. Erano state quelle tracce ematiche vicino alla testa, rinvenute in terra, a far sospettare a un colpo in testa e quindi ad un’aggressione. Era stato però già il primo sopralluogo del medico legale, assieme allo stesso pm Rosati e ai carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Teramo – diretti dal tenente colonnello Carmelo Grasso – ad escludere in questo caso la morte violenta. L’esame necroscopico è stato comunque affidato per avere, come poi è stato, un conforto scientifico all’ipotesi del malore.