Monia Di Marco ed Elisabetta Labanti immesse in servizio questa mattina: sostituiscono i già trasferiti Sciarretta e De Feis. Ora 7 magistrati su 10 sono donne. Il presidente Calvaresi: “Per Teramo altri 5 giudici”
TERAMO – Con l’immissione in servizio di due nuovi pubblici ministeri, la Procura teramana si tinge sempre di più di rosa. La pattuglia quasi tutta al femminile si arricchisce da oggi della presenza di Monia Di Marco, teramana e di Elisabetta Labanti, sambenedettese. La prima arriva dalla procura di Milano, la seconda da quella di Avezzano: entrambe rinforzano l’organico della procura per sostituire i magistrati Luca Sciarretta (trasferito a Pescara nel luglio 2018) e Andrea De Feis (in servizo alla procura di Bologna dal giugno dello scorso anno).
Questa mattina hanno accettato l’immissione in servizio, nel corso di un breve cerimonia che si è tenuta nell’aula di corte d’Assise Falcone e Borsellino del tribunale di Teramo, dinanzi al presidente del tribunale, Carlo Calvaresi, e dei giudici Angela Di Girolamo e Mariangela Mastro, con l’intervento del procuratore capo Ettore Picardi e il presidente dell’Ordine degli avvocati Tonino Lessiani. Di Marco e Labanti si aggiungono alle pm Laura Colica, Enrica Medori, Greta Aloisi, Silvia Scamurra e Francesca Zani, portando l’organico della pubblica accusa cittadina a 9 magistrati (ci sono anche Davide Rosati e Stefano Giovagnoni) più il capo Picardi.
L’arrivo di due nuove pm è accompagnato dalla notizia, resa nota dal presidente Carlo Calvaresi, che al tribunale di Teramo – che soffre una cronica carenza di personale – è stato riconosciuto un incremento di 5 giudici, che andrebbe solo in parte a sopperire al depotenziamnto, come lo ha definito Calvaresi, dell’organico di magistrati. Il palazzo di giustizia si trova infatti a far fronte a un livello numerico, ad esempio sul fronte della magistratura giudicante, al di sotto della soglia minima tabellare di 4 giudici, potendo contare al momento solo su 3 di essi.